martedì 25 dicembre 2018

NEUROSCIENZE. STUDI SULLA MEMORIA E IL PENSIERO. M. PAGANELLI, Tecniche di memoria, pensatori olistici e analitici: due curiosi studi, REPUBBLICA.IT A PICCOLE DOSI, 23 dicembre 2018

Due curiosi studi su memoria, cervello e caratteristiche individuali.  Il primo dell'università di Waterloo apparso sulla rivista  Experimental Aging and Research riguarda la capacità di trattenerecervello nuove informazioni nelle persone più anziane scoprendo che il metodo di disegnare (anche se si disegna male) è decisamente meglio del prendere appunti. E sicuramente migliore del guardare passivamente delle immagini. "Abbiamo scoperto che il disegno migliora la memoria nelle persone più anziane più di qualsiasi altra tecnica", sostiene la neuroscienziata Melissa Meade della Waterloo University che ha condotto gli studi con altri, "stiamo cercando ora il modo di applicare questo fatto a persone che soffrono di demenza, che è vittima di un rapido declino dello memoria e delle funzione del linguaggio".

martedì 18 dicembre 2018

ISTAT. INDAGINE SU BES BENESSERE EQUO E SOSTENIBILE. REDAZIONE, Migliora il benessere degli italiani, ma la crisi ha lasciato ferite profonde nelle relazioni sociali, REPUBBLICA. IT, 18 dicembre 2018

MILANO - Il sesto Rapporto dell'Istat sul Benessere equo e sostenibile dice che migliora nel complesso il quadro in Italia, ma non la soddisfazione per la propria vita. L'Istituto di statistica stima progressi che vanno dal lavoro e la conciliazione dei tempi di vita, con il 67% degli indicatori con variazioni positive, al benessere economico (80%) e a innovazione, ricerca e creatività (86%). Al contrario, le relazioni sociali, con oltre un terzo degli indicatori in peggioramento, è l'ambito che "mostra le maggiori criticità nel breve periodo".

domenica 16 dicembre 2018

ITALIA IN DEPRESSIONE. F. ARMINIO, Un Paese più depresso (e nessuno se ne occupa), CORRIERE.IT, 15 dicembre 2018

Il nero dell’Italia di oggi non è il fascismo, ma la depressione. Forse sono depressi anche in Francia, ma lì ora è una depressione che si agita. Da noi è una cosa inerte, cupa. Tutti parlano di Salvini, ma il problema sono quelli che non escono di casa. Ci sono milioni di italiani in pigiama. C’è gente che finisce la sua giornata prima di cominciarla. Esistono i lavori usuranti, ma esistono anche i riposi usuranti. Abbiamo milioni di pensionati in buona salute, ma a cui nessuno sa cosa chiedere. Milioni di giovani senza lavoro e molto spesso senza utopie. Abbiamo un esercito di mutilati che non hanno partecipato a nessuna battaglia. La depressione degli italiani ovviamente non preoccupa nessuno perché i depressi in genere non danno fastidio. Anzi, uno dei motivi dell’assenza di conflitto sociale è proprio il dilagare della depressione. E ovviamente anche della paura.

venerdì 7 dicembre 2018

EDUCAZIONE ALLA COMPRENSIONE. A. DE PALMA, Note ai margini della comprensione dei testi, LA LETTERATURA E NOI, 3 dicembre 2018

La difficoltà sempre maggiore degli studenti delle superiori di leggere e comprendere i testi è nell’esperienza comune degli insegnanti. Mi riferisco non soltanto alla fruizione della letteratura, che necessiterebbe di un discorso specifico, ma anche alla comprensione di testi comunicativi, di livello medio-alto: anche a causa della velocità di informazioni in cui sono immersi, i giovani, non abituati a leggere i giornali, non sono in grado di compiere una lettura attenta di un testo e sulla base del significato di alcuni vocaboli, pensano di averne colto il senso.

BAUMAN FRA LETTERATURA E EDUCAZIONE. R. LUPERINI, Bauman e la scuola, la letteratura e noi, 5 DICEMBRE 2018

Recentemente è uscito in Italia da Einaudi un libro scritto da Bauman e da un suo collega italiano, Riccardo Mazzeo. Entrambi sono sociologi, ma il libro è intitolato Elogio della letteratura. Se ne è occupato qui qualche settimana fa Gabriele Fichera. E vorrei aggiungere qualche considerazione alle sue. Bauman vi afferma che il mercato si è impossessato della transizione della cultura, cioè della sua trasmissione, e insomma della educazione delle società moderne. Poiché sono entrate in crisi le due agenzie fondamentali della educazione, la scuola e la famiglia (basti pensare alla evaporazione della figura paterna e dunque della sua autorità), la mediazione culturale è stata assunta direttamente dal mercato a cui non interessa formare tanto buoni cittadini quanto dei produttori-consumatori. Di qui l’invasione del linguaggio e delle logiche economiche nel campo della educazione, che incentivano gli aspetti pratici ed egoistici della persona umana.

domenica 25 novembre 2018

FASCISMO E PERSONALITA' AUTORITARIA OGGI. E. BRANCACCIO, Liberismo e psicologia del fascismo: consigli di lettura per Paolo Mieli e gli altri, L'ESPRESSO, 25 novembre 2018

Dalla "Scala F" di Theodor Adorno alla "Psicologia di massa del fascismo" di Wilhelm Reich: ancora oggi considerati dei classici per le moderne ricerche in campo psicologico e neuroscientifico sulla "personalità autoritaria" e sulle possibili cause del suo riaffiorare nelle società contemporanee.
di Emiliano Brancaccio
E’ possibile misurare il “tasso di fascismo” in ciascuno di noi? Una carovana di opinionisti si è dedicata nei giorni scorsi a decretare l’assoluta irrilevanza della questione. Per alcuni di essi, non solo le analisi sulla diffusione di una rinnovata cultura fascistoide sono ridicole, ma la stessa parola “fascismo” è da ritenersi talmente stantia che bisognerebbe abolirla dal lessico politico odierno. Difficile dire se tali giudizi siano spassionati o piuttosto indotti dall’esigenza di adattarsi a questo mondo nuovo, pervaso da aspiranti leader sempre pronti a spendere buone parole per il Ventennio. In ogni caso vale la pena di ricordare che un tempo, su questioni simili, si rideva poco. Negli anni immediatamente successivi alla carneficina della guerra, l’intento di comprendere le ragioni che avevano decretato il successo del nazifascismo muoveva i più autorevoli centri di ricerca scientifica, in Europa e negli Stati Uniti. Lo scopo era chiaro: dotarsi di efficaci segnali di allarme per non ripetere gli errori che avevano condotto l’umanità in quell’abisso. Theodor Adorno, esponente di punta della Scuola di Francoforte, nel 1950 elaborò la cosiddetta “Scala F”, dove “F” sta appunto per fascismo [...]

domenica 18 novembre 2018

ORGANIZZAZIONI E BUROCRAZIE. LE RIUNIONI SONO UTILI? CORINNA DE CESARE, Torturati dalle riunioni: inutili, noiose e persino controproducenti, CORRIERE.IT, 18 novembre 2018

Prendete una classica riunione in ufficio di metà mattina: nella stragrande maggioranza dei casi, dopo appena cinque minuti, ci sarà qualcuno con lo sguardo rivolto allo schermo del cellulare. 

LA RISCOPERTA DELLA BORGHESIA. A. CAZZULLO, Difesa della borghesia che paga per tutti, CORRIERE.IT, 18 novembre 2018

Caro Aldo
ormai le polemiche si scaricano a valanga sulla moralità dei giornalisti e sul ruolo della borghesia. Sul ruolo della borghesia, credo si possa convenire che la rivoluzione francese, l’unità di Italia e la dittatura fascista (tre esempi di svolte epocali) furono sostenute e realizzate soprattutto dalla borghesia di quei tempi e non dalla «plebe» operaia e contadina che riusciva a malapena a sopravvivere. Opinione rigettata da certi ministri? Ma quei trentenni al governo che oggi guadagnano oltre 10.000 euro al mese li dobbiamo definire esempi di ceto popolare o di nuovo ceto medio arricchitosi col cambiamento? Mi piacerebbe sapere che cosa pensa lei in merito. 
Angelo Tirelli, Milano

venerdì 16 novembre 2018

CRISI GLOBALIZZAZIONE SOCIETA' CONTEMPORANEA. M. MAGATTI, L’era della globalizzazione e le sue illusioni pericolose, CORRIERE.IT, 15 novembre 2018

La lezione della crisi del 2008 è che le condizioni per una crescita planetaria e illimitata non ci sono più. E ciò cambia completamente lo scenario storico.Tra il 1985 e il 2008 il Pil mondiale è cresciuto a una velocità senza precedenti. Tuttavia questa fase ha prodotto almeno quattro effetti, che adesso premono chiedendo con urgenza nuove idee e soluzioni.

lunedì 5 novembre 2018

TELEGIORNALISMO ALL'ITALIANA. IL SIGNOR AMATO VUOLE PARLARE CON SALVINI. DAL TG1 DEL 5 novembre 2018, ore 13,30


Nella mattinata del 5 novembre, a Reggio Emilia, un uomo irrompe in un ufficio postale e prende in ostaggio alcune persone minacciandole per ore con un coltello. Ma la notizia non viene considerata importante e viene documentata, con un servizio, dopo un quarto d'ora dai titoli di testa. Ma come sarebbe andata la cosa se, al posto del signor Amato (che tanto signore sembrerebbe non essere, bensì "latitante condannato per n'drangheta" e forse qualcosa di più ancora), ci fosse stato un immigrato qualsiasi??

Cosa fanno, invece, i TG serali?



giovedì 1 novembre 2018

SOCIETA' ITALIANA E CLASSI SOCIALI OGGI. ENZO MANES, Le responsabilità (e i silenzi) della borghesia italiana, CORRIERE.IT, 31 ottobre 2018

C’è qualcosa di paradossale nella rivolta italiana contro l’élite. Non dal lato, comune ad altri Paesi, della sollevazione populista. Quanto per il ruolo dell’establishment. Di fronte all’ondata anti-elitaria solo in Italia una parte così ampia di chi detiene il potere – dai media alle professioni intellettuali, dagli imprenditori ai vertici dell’amministrazione – ha perso la voce o addirittura l’ha prestata ai nuovi vincitori. La borghesia italiana, come in altri tempi si sarebbe chiamata, è muta. Indifferente come se il futuro del Paese non la riguardasse.

venerdì 26 ottobre 2018

COLONIALISMO DIGITALE. BASTA CON POWER POINT NELLE LEZIONI. PAUL RALPH, E’ ora di bandire PowerPoint dalle lezioni: rende gli studenti stupidi e i professori noiosi, HUFF POST, 25 ottobre 2018

Pensate davvero che una lezione nella quale il docente illustri centinaia di diapositive di PowerPoint vi renderà più intelligenti?
Lo scorso semestre ho fatto questa domanda a un corso di centocinque studenti in informatica e ingegneria.

lunedì 22 ottobre 2018

LETTERATURA E POLITICA. SVETLANA ALEKSIEVIC. F. MANNOCCHI, na Aleksievic: «La paura fa scegliere governanti primitivi», L'ESPRESSO, 18 ottobre 2018

Svetlana Aleksievic ha cominciato a raccontare le grandi tragedie politiche del XX secolo da giornalista, cercando di spiegare la catastrofe «nella cornice del quotidiano e provando a raccontare una storia», come lei stessa dice, e negli anni ha applicato il suo ascolto delle persone comuni alla non-fiction. A causa delle sue opere, ha trascorso un decennio lontano dalla sua nativa Bielorussia, costretta ad emigrare sotto la pressione del regime di Lukashenko nel 2000. 

lunedì 15 ottobre 2018

ITALIA. DISAGIO PSICHICO PER BAMBINI DI 5 ANNI. G. GENNA, Un bambino su 5 soffre di disagio psichiatrico: «Costretti dagli adulti a essere felici», L'ESPRESSO, 15 ottobre 2018

Pochi giorni fa, in una pizzeria milanese in cui si consumavano modeste cene per celebrare, tutti cuoiati, il rientro dalle vacanze, mi sono ritrovato accanto a un nucleo famigliare che concludeva il pasto, immolandosi a fette di pastiera napoletana. Il padre era inconsolabile, perché la figlia decenne non sfiorava la torta. Si sa, a tutti i bambini piacciono i dolci. Piacciono davvero ancora? Compitissima, la piccola rispondeva al padre: «Per noi le torte sono un problema: ce ne date in continuazione. I nonni, da piccoli, ne vedevano una ogni cinque anni, non si sognavano di avanzarne una briciola. 

mercoledì 26 settembre 2018

FEMMINILIZZAZIONE DELLA SCUOLA. UNA RICERCA EUROPEA. S. INTRAVAIA, Lo studio: "Troppe insegnanti donne, anche per questo gli uomini vanno peggio a scuola", REPUBBLICA.IT, 26 settembre 2018

Troppe donne sedute in cattedra e gli stereotipi di genere rischiano di protrarsi all'infinito. Ad affrontare la problematica dell'eccessiva femminilizzazione della carriera degli insegnanti sono stati Peter Birch e David Crosier, che sul sito specializzato in questioni educative della Commissione europea (Eurydice) hanno scritto un articolo dall'eloquente titolo: "Importa se gli uomini non insegnano?". L'Italia è uno dei Paesi europei con la maggiore presenza femminile tra i docenti e, a quanto pare, non si tratta semplicemente di una curiosità statistica. Ma questo squilibrio di genere a scuola avrebbe le sue controindicazioni. Anche se in tutti i Paesi, europei e no, l'insegnamento scolastico è prevalentemente appannaggio delle donne.

martedì 25 settembre 2018

RAPPORTO CENSIS SULLA FAMIGLIA ITALIANA 2018. P. G. BRERA, La nuova famiglia? "Connessi anche a letto. E continua a comandare l'uomo", REPUBBLICA.IT, 25 settembre 2018

Ci droghiamo di aria condizionata e mangiamo a colpi di microonde, conviviamo spesso per convenienza e ci portiamo sistematicamente a letto il web: la fotografia che ci ha scattato il “Primo rapporto Auditel-Censis su convivenze, relazioni e stili di vita delle famiglie italiane” è un bell’affondo al modello di famiglia tradizionale dei vecchi spot, quella tutta coccole e mulini bianchi.

I TRAUMI PSICHICI DEI CONTROLLORI E DEI MODERATORI DI FACEBOOK. S. COSIMI, Facebook, ex moderatrice denuncia: “Filtriamo contenuti scioccanti, siamo traumatizzati", REPUBBLICA.IT, 25 settembre 2018

UNA BUONA parte di contenuti spazzatura pubblicati su Facebook non arriva sui display dei nostri smartphone e sui monitor dei laptop. Anzitutto perché algoritmi e filtri automatizzati del social network effettuano un lavoro preventivo portentoso (ma non privo di errori e passi falsi) per fare fuori tutto ciò che contrasta con i famosi standard della comunità: contenuti che incitano all'odio, contenuti violenti e immagini forti, immagini di nudo e di atti sessuali, post che esprimono crudeltà e insensibilità. E ancora: contenuti che incitano al suicidio e all'autolesionismo, post pedopornografici, bullismo, molestie e così via.

lunedì 24 settembre 2018

INSTAGRAM SOCIAL CHE RENDE INFELICI. M. MUSSO, Instagram, il social della perfezione che ci rende infelici, REPUBBLICA.IT, 21 settembre 2018

UN VIAGGIO strepitoso, una colazione con i fiocchi, un panorama mozzafiato e un selfie impeccabile. Il tutto impacchettato con innumerevoli filtri di bellezza, combinazioni chiaro-scuro per mettere in risalto i particolari e una pioggia di hashtag che fanno registrare in media 4,2 miliardi di like al giorno. È il mondo di Instagram, il social della perfezione, che innumerevoli volte al giorno decidiamo di aprire sui nostri smartphone per scorrere velocemente foto e video e aggiornarci sulle ultime novità delle persone che abbiamo deciso di seguire. Ma parliamoci chiaro: anche un soggetto banale diventa splendido quando la fotografiamo e la postiamo su instagram. Ed è proprio la ricerca di questa perfezione, a metà strada tra realtà e finzione, che ci costringe a una corsa interminabile verso il raggiungimento di stili di vita ideale, impeccabile, in un eterno confronto con gli altri utenti. Alimentando in alcuni di noi sensi di inadeguatezza e bassa autostima.

martedì 18 settembre 2018

DROMOLOGIA E URBANISTICA. PAUL VIRILIO. REDAZIONE, È morto Paul Virilio, pensatore visionario della dromologia, REPUBBLICA.IT, 18 settembre 2018

PARIGI - Il filosofo, sociologo e urbanista francese Paul Virilio, teorico della dromologia (scienza che studia la velocità), autore di una riflessione critica sulla pervasività delle nuove tecnologie e sui rischi che vi sono associati, è morto all'età di 86 anni. Il funerale si è svolto ieri "nella più stretta intimità familiare", una settimana dopo il decesso, avvenuto il 10 settembre scorso. L'annuncio della scomparsa del pensatore libertario e visionario è stato dato oggi dalla figlia Sophie Virilio.

giovedì 13 settembre 2018

RICERCA OXFAM. GIOVANI E DISEGUAGLIANZA. B. ARDU', Oxfam, in Italia l'ascensore sociale è bloccato. I giovani pagano il conto delle disuguaglianze, REPUBBLICA.IT, 13 settembre 2018

Disorientali da una scuola che non orienta, sfruttati sul lavoro e con un futuro incerto anche sulla loro vecchiaia (detto in parole povere chissà se mai vedranno una pensione), i giovani italiani vivono sulla loro pelle e respirano nell'aria tutta la diseguaglianza generazionale che li accompagna nella vita. Non ci vuole molto: basta un confronto con i loro genitori e i loro nonni (spesso fonti di reddito per i nipoti con le loro pensioni). E' l'età della diseguaglianza. Così è stata definita quella che va da 18 ai 35 anni da una ricerca Demopolis per Oxfam.

mercoledì 12 settembre 2018

IL GIOCO PER I PEDIATRI AMERICANI. N. PANCIERA, Il gioco dei bambini? Per i pediatri Usa talmente importante da dover essere prescritto dal medico, LA STAMPA, 11 settembre 2018

I bambini non giocano all’aperto e prediligono piuttosto intrattenersi con i dispositivi digitali. Eppure, il gioco libero è uno degli strumenti di apprendimento più potenti a loro disposizione. «Il gioco è un’occasione unica per promuovere le abilità socio-emotive, cognitive, linguistiche e di autoregolazione che costituiscono la funzione esecutiva e il cervello prosociale. Inoltre, il gioco supporta la formazione di relazioni sicure, stabili e ricche con tutti gli altri esseri umani che li accudiscono e di cui i bambini hanno bisogno per prosperare» si legge nel documento. L’attività ludica, proseguono i ricercatori, «migliora la struttura e la funzione del cervello e promuove le funzioni esecutive (cioè il processo di apprendimento), consentendoci di perseguire gli obiettivi e di ignorare le distrazioni». 

PSICOTERAPIA E CONFESSIONE. A. CIONCI, La psicoterapia? Ha le stesse basi della “confessione religiosa”: entrambe curano l’anima, LA STAMPA, 12 settembre 2018

«I primordi di ogni trattamento analitico della psiche vanno ricercati nella confessione religiosa». Sono parole di Carl Gustav Jung, psichiatra e psicoterapeuta fondatore della psicologia analitica, vissuto nella prima metà del Novecento. Del resto, se l’etimologia della parola «psicoterapia» significa appunto «cura dell’anima», questa pratica affonda le sue radici nella civiltà greca, secoli prima dell’affermarsi del Cristianesimo. 

giovedì 6 settembre 2018

SOCIETA' ITALIANA E MOBILITà SOCIALE. R. CARLINI, Se nasci povero, resti povero: nessun Paese peggio dell'Italia per immobilità sociale, L'ESPRESSO, 6 settembre 2018

Esiste un record negativo italiano che non è misurabile in debito pubblico, deficit, giovani Neet, evasione fiscale. Ma a guardarlo da vicino fa paura almeno quanto i primi. È l’immobilità sociale, o meglio: quanto della tua vita dipende dalla famiglia in cui sei nato.

SOCIETA' ITALIANA RAPPORTO ISTAT. REDAZIONE, L'Italia sempre più un Paese per vecchi, REPUBBLICA.IT, 6 settembre 2018

ROMA - Al primo gennaio 2018 la popolazione residente in Italia è pari a 60 milioni e 484 mila persone, in lieve calo per il quarto anno consecutivo, meno 105 mila sul 2017 (il picco fu a gennaio 2015 con 60 milioni e 796 mila residenti). L'età media è di 45,2 anni, riflesso di una struttura in cui solo il 13,4 per cento della popolazione ha meno di 15 anni, il 64,1 per cento è tra i 15 e i 64 anni e il 22,6 per cento ha 65 anni e più. La popolazione di oltre 80 anni raggiunge il 7 per cento, quella di oltre 100 anni supera i 15 mila e 500 in valore assoluto. Sono più di mille gli individui che hanno oltrepassato i 105 anni e venti i supercentenari (110 anni e oltre). Lo rileva l'Istat nel report sulla popolazione residente.

domenica 2 settembre 2018

GENETICA E RAZZISMO. LA MORTE DI L. CAVALLI SFORZA. S. BENCIVELLI, Addio a Cavalli Sforza, il genetista che studiò le migrazioni dell'umanità, REPUBBLICA.IT, 1 settembre 2018

È MORTO venerdì pomeriggio a Belluno Luigi Luca Cavalli Sforza. Pioniere della genetica di popolazioni, ha dedicato la vita a studiare la storia dell'uomo con gli strumenti della biologia arrivando a decostruire l'idea dell'esistenza di diverse razze umane.

giovedì 30 agosto 2018

CATTOLICI ACCOGLIENZA MIGRANTI. G. LUPO, I cattolici alla sfida dei migranti, IL SOLE 24 ORE, 29 agosto 2018

E' il caso di fissare bene le premesse di partenza, ma se i dati reali dovessero confermare quanto è stato annunciato dai recenti sondaggi - e cioè che l’elettorato di area cattolica simpatizzi apertamente per la linea dura del ministro Salvini sul tema degli immigrati tanto da raddoppiare i consensi all’interno di quell’area - ci sarebbe da chiedersi quanto ancora riesca a influire la presenza di una Chiesa, ufficialmente schierata su posizioni contrarie, nelle scelte di un ipotetico ritorno alle urne.

FILOSOFIA DELLA RELIGIONE. B. FORTE, Un bisogno nuovo di religione, IL SOLE 24 ORE, 8 luglio 2018

C'è un nuovo bisogno di religione, oggi. La constatazione emerge da più parti: inchieste sociologiche, riflessioni filosofiche, analisi dei processi storici in atto. Finito il tempo delle ideologie intese come risposta totalizzante alla ricerca umana di giustizia per tutti, constatata la “caduta degli dèi”, di quegli idoli del potere, dell’avere e del piacere, che il consumismo e l’edonismo avevano esaltato come surrogato di un Dio dichiarato inutile.

FILOSOFIA DELLA RELIGIONE. U. CURI, La necessità del sacro nell’età del disincanto, CORRIERE.IT, 21 giugno 2018

«È più vicino a Dio chi fa professione di ateismo, ma tiene ferma la verità, di chi nega la verità in nome di Dio». È questa — in estrema sintesi — la tesi principale che è alla base del libro di Sergio Givone, appena uscito presso la casa editrice Solferino, Quant’è vero Dio. Perché non possiamo fare a meno della religione. Un testo strano e affascinante. Strano per il coraggio, ai limiti della temerarietà, con il quale argomenta la necessità di Dio, in controtendenza rispetto a una fase storica caratterizzata dall’abusiva identificazione del disincanto con l’ateismo. Affascinante per il rigore e la freschezza di un modo di condurre il ragionamento, insensibile alla moda deteriore che vorrebbe imporre l’equazione fra oscurità criptica del discorso e profondità del pensiero. Con un valore aggiunto, tutt’altro che trascurabile, soprattutto in confronto alla sciatteria di tanta saggistica pseudofilosofica: una scrittura sapida e limpida al tempo stesso, evidentemente filtrata dalle non poche felici esperienze narrative dell’autore, al quale si devono alcuni romanzi rivelativi di un sicuro talento (Favola delle cose ultime, 1998; Nel nome di un dio barbaro, 2002; Non c’è più tempo, 2008; tutti editi da Einaudi).

FILOSOFIA DELLA RELIGIONE. S. GENTILI, Un «salto» verso le contraddizioni dell’esistenza. Recensione a S. Givone QUANTO E' VERO DIO, IL MANIFESTO, 29 agosto 2018

Con Quanto è vero Dio. Perché non possiamo fare a meno della religione(Solferino editore, pp. 186, euro 16) Sergio Givone, noto e importante filosofo contemporaneo, affronta il grande tema dell’irrinunciabilità del pensiero religioso per la tradizione filosofica occidentale che ha affermato la morte di Dio.

martedì 28 agosto 2018

MEDICI PER LE FRONTIERE. IL CASO DELLA "DOTTORESSA" A SPOLETO. G. DE GAETANO, Spoleto, dottoressa del Pronto Soccorso su Facebook: «I migranti andrebbero annegati», CORRIERE.IT, 28 agosto 2018

I migranti «andrebbero annegati al largo». A scriverlo su Facebook non è uno skinhead esaltato dalla politica di respingimenti, ma una dottoressa in servizio al pronto soccorso di Spoleto, in provincia di Perugia. 


Anche il sito de IL CORRIERE DELL'UMBRIA del 28 agosto 2018 riporta la notizia

lunedì 27 agosto 2018

FISICA QUANTISTICA ED EVENTI. REDAZIONE, Prima o dopo? Per la fisica quantistica non hanno senso, REPUBBLICA.IT, 21 agosto 2018

NEL mondo delle particelle le comuni successioni temporali non hanno senso. Non esiste il "prima" e il "dopo". A mostrarlo un esperimento di fisica quantistica, condotto dai ricercatori guidati da Andrew White dell'università australiana del Queensland e descritto sulla rivista Physical Review Letters.

domenica 19 agosto 2018

COME FUNZIONA LA SCIENZA. UNA PROSPETTIVA SINGOLARE. F. PIPERNO ALLO SHERWOOD FESTIVAL 2017

La ricerca scientifico-tecnologica come ricerca psicotica del nuovo per il nuovo

INDUSTRIA DEL DIVERTIMENTO E VIOLENZA. F. RIGATELLI, L’estate dello sballo violento: droga e risse, chiusi 80 club, LA STAMPA, 19 agosto 2018

Oltre al caso di Niccolò Bettarini, accoltellato otto volte il 2 luglio fuori dall’Old fashion di Milano, sono innumerevoli gli episodi di violenza in discoteca. Ieri a Roma la polizia ha eseguito il decreto di sospensione della licenza emesso dal questore per un locale da ballo a Ponte Milvio, atto seguito a 14 segnalazioni di liti, ferimenti e furti in serie. E ieri l’altro il questore di Milano ha fatto lo stesso per la discoteca Fellini, a Pogliano, dove il 3 marzo i carabinieri sono intervenuti perché i buttafuori avevano preso a pugni un cliente. All’episodio sono seguiti una molestia a una ragazza, con fuga dell’aggressore protetto dal branco, una lite tra due giovani e una rissa con due feriti nel parcheggio. «C’è un’escalation di violenza dovuta all’insoddisfazione dei ragazzi che si sfoga di notte - spiega Maurizio Pasca, presidente della Silb, l’associazione che raccoglie 2500 locali da ballo per un giro d’affari di 1 miliardo all’anno -. 

giovedì 9 agosto 2018

MEDIA E TECNICHE PER LA PUBBLICITA'. M. F. FORTUNATO, Facce da pubblicità: così l'Ai genera il volto giusto per ogni spot, REPUBBLICA.IT, 8 agosto 2018

UN NUOVO rossetto, un'automobile o una campagna di comunicazione contro la violenza alle donne. Spot diversi che in comune possono avere lo stesso viso, perché ciò che cambia è il modo in cui viene ritratto.

venerdì 3 agosto 2018

RAZZISMO. NEOMINISTRO DELLA FAMIGLIA FONTANA: ABOLIRE LEGGE MANCINO. REDAZIONE, Fontana: aboliamo legge Mancino Sul razzismo è arma ideologica, CORRIERE.IT, 3 agosto 2018

Il ministro dela Famiglia Lorenzo Fontana ripropone una storica battaglia della Lega per cui il partito di Matteo Salvini aveva lanciato anche una raccolta firme: l’abolizione della legge Mancino. «I fatti degli ultimi giorni rendono sempre più chiaro come il razzismo sia diventato l’arma ideologica dei globalisti e dei suoi schiavi (alcuni giornalisti e commentatori mainstream, certi partiti) per puntare il dito contro il popolo italiano - scrive Fontana su Facebook - accusarlo falsamente di ogni nefandezza, far sentire la maggioranza dei cittadini in colpa per il voto espresso e per l’intollerabile lontananza dalla retorica del pensiero unico. Una sottile e pericolosa arma ideologica studiata per orientare le opinioni».

lunedì 30 luglio 2018

MASS MEDIA E QUOTIDIANI IN ITALIA. DA CHE PARTE STA "IL MANIFESTO" (E ALTRO...)? F. GRIMALDI, L’Intendance suivrà: un “quotidiano comunista” per la guerra e la lotta di classe dell’Impero, SINISTRAINRETE, 28 luglio 2018

Cari amici, stavolta sono davvero lunghissimo. Era necessario. E’ la mia resa dei conti personale, ma spero anche di molti di voi, con un giornale e un gruppo che ha segnato la storia politica e culturale italiana dell’ultimo mezzo secolo: “il manifesto”, sedicente “quotidiano comunista”, nel quale la parola comunista ha assunto connotati rovesciati rispetto all’uso comune. E’ una storia lunga, piena di episodi, personaggi, eventi, illusioni, disvelamenti, divenuta però via via più trasparente. La trasparenza di un infiltrato imbolsito, che ha perso l’abilità mimetica dei suoi maestri. Ma gli illusi ci sono ancora. Diamogli una mano.


Se una minoranza vuole dominare deve agire per vie occulte, tramando, cospirando, pretendendo, ingannando. I suoi peggiori nemici saranno quelli che denunciano il complotto”. (Aldous Huxley)
“Il modo più efficace per distruggere popoli è negarne e obliterarne la comprensione della propria storia”. (George Orwell)
La grande maggioranza dell’umanità si accontenta delle apparenze, come se fossero realtà, ed è spesso influenzata più dalle cose che sembrano che da quelle che sono”. (Nicolò Machiavelli)
http://www.fulviogrimaldicontroblog.info/profilo.asp

venerdì 27 luglio 2018

MEDIA MASS MEDIA SOCIAL NETWORK ED EFFETTI. P. ERCOLANI, Perché (e come) siamo diventati "barbari", L'ESPRESSO, 26 luglio 2018

 I social network, e le nuove tecnologie mediatiche in genere, si sono limitati a dare voce a una massa di ignoranti di cui prima non conoscevamo neppure l’esistenza, come ebbe a sostenere Umberto Eco, oppure hanno avuto (anche) un ruolo attivo nel creare il villaggio globale dei barbari in cui siamo sempre più immersi?

NEUROSCIENZE. ORGANOIDI CEREBRALI. REDAZIONE, Riprodotto in laboratorio il primo mini cervello umano completo, LA REPUBBLICA.IT, 26 luglio 2018

UN TEAM di ricercatori americani ha riprodotto in laboratorio il primo mini cervello umano completo: è un organoide, ossia un organo in miniatura, e contiene tutti i tipi di cellule che appartengono alla sua parte più evoluta, la corteccia.

martedì 24 luglio 2018

SOCIETA'. CINA. F. RADICIONI, Il Grande fratello cinese colpisce i figli: “Niente università, tuo padre è anti-sociale”, LA STAMPA, 24 luglio 2018

A volte le colpe dei padri ricadono sui figli. Deve aver pensato questo uno studente di Wenzhou, nella Cina sud-orientale, quando - dopo aver ottenuto un buon risultato all’esame per l’ingresso all’università - si è visto rifiutare l’ammissione in un ateneo di Pechino. Il motivo? Il nome del padre di Rao compariva nella black list di coloro che hanno avuto «comportamenti anti-sociali», per non aver restituito un prestito di 200 mila yuan (circa 25 mila euro). 

domenica 22 luglio 2018

ETOLOGIA. PROTEGGI IL TUO GATTO. GRAZIE!


ITALIA. LA CONFERMA DI UN PAESE DI FRUSTRATI. M. VANA, Fiat Panda regina del mercato, è la più venduta nei primi 6 mesi 2018 , FANPAGE, 6 luglio 2018

Un vero e proprio trionfo quello della Fiat Panda che, nonostante un netto calo di consegne rispetto ai dati fatti registrare nello scorso anno, si conferma ancora una volta come l’auto più venduta in Italia. Al termine del primo semestre dell’anno, infatti, sono 67.433 le unità acquistate dagli automobilisti del Bel Paese staccando di gran lunga le principali rivali. A completare il podio, infatti, ci sono la 500X che si prende la medaglia d'argento con 30 mila unità vendute ed una crescita percentuale del +13%, e la Renault Clio, prima tra le straniere con le sue 29mila unità vendute. Una leadership che non sembra poter essere messa in discussione quella della Panda che, ancora una volta, si conferma come la più amata dagli italiani.

ITALIA. UNA SOCIETA' DI FRUSTRATI. REDAZIONE, Auto, gli italiani sognano il Suv ma comprano la Panda, ASKANEWS, 25 luglio 2017

Roma, 25 lug. (askanews) – Per le case automobilistiche quello degli sport utility è un settore strategico e le ricerche degli italiani alle prese con l’acquisto dell’auto nuova lo confermano: secondo l’Osservatorio sulla ricerca dell’auto online del portale DriveK, leader in Europa per la scelta e la configurazione di veicoli nuovi, gli italiani che cercano sul web quale veicolo acquistare pensano ad auto di grandi volumi, ben più elevati di quelli che, effettivamente, poi vanno a comprare.

sabato 21 luglio 2018

SOLITUDINE. ANSA, Morta in casa a Verona: il cadavere ritrovato mummificato nel letto dopo 1 anno e mezzo, HUFFINGTON POST, 21 luglio 2018

Le avevano tagliato luce e acqua di casa, per via dei mancati pagamenti. Poi basta. Nessuno l'aveva cercata, non c'è stata persona, o istituzione, a cui sia importato capire perché di lei, Cristina Frattini, 60 anni, non si sapesse più niente da un anno e mezzo. Ieri sera i Carabinieri e i Vigili del fuoco hanno trovato il suo cadavere, mummificato sul letto dell'appartamento in cui viveva, in via Tunisi, a Verona. Morta da almeno 18 mesi, secondo le stime degli investigatori, forse da due anni.

venerdì 20 luglio 2018

ANTROPOLOGIA. L'ULTIMO UOMO DI UNA TRIBU' IN AMAZZONIA. REDAZIONE, LA STAMPA.TV, 20 luglio 2018

È l’ultimo sopravvissuto della sua tribù e vive da solo nella foresta amazzonica da almeno 22 anni.Un filmato catturato dall’agenzia indigena governativa brasiliana Funai mostra l’uomo, che si ritiene abbia cinquant’anni, mentre abbatte un albero con un’ascia. Altair Algayer, coordinatrice regionale di Funai, spiega che non è mai stato filmato così chiaramente prima. “Sta molto bene, caccia, si prende cura di alcune piantagioni di papaia e mais”, ha detto la coordinatrice che era con la squadra che ha realizzato il filmato di nascosto nella foresta. 

GUARDA: http://www.lastampa.it/2018/07/20/esteri/lultimo-di-una-trib-dellamazzonia-riappare-in-un-video-solo-da-anni-bUktCphzhkdzJSw7GY3RSK/pagina.html

FUNAI: https://www.survival.it/su/funai

LA NUOVA MAPPA DELL'INTOLLERANZA IN ITALIA. DA VOX. OSSERVATORIO ITALIANO SUI DIRITTI, luglio 2018

http://www.voxdiritti.it/


venerdì 13 luglio 2018

NEUROSCIENZE E CAPACITA' COGNITIVE. G. ALUFFI, Il cervello funziona meglio con l'aria condizionata, REPUBBLICA.IT, 12 luglio 2018

CHI a luglio inoltrato fa fatica a nascondere un netto abbassamento della sua produttività, sia in ufficio che nello studio, da oggi ha un'ottima scusa: "Ma non sono io, è colpa del caldo!". A legittimare questa posizione un tantino oblomoviana è un nuovo studio pubblicato su Plos Medicine da ricercatori dell'Harvard School of Public Healh.

"Di solito quando si studiano gli effetti del caldo, si considerano le categorie più a rischio per la salute, vale a dire bambini, anziani e ammalati. Il nostro, invece, è il primo studio che si focalizza sui ventenni sani. Inoltre in genere si studiano gli effetti del caldo all'aperto. Ma il 90% degli adulti americani passa il tempo al chiuso e bisognava capire cosa succede a casa e in ufficio" spiega Jose Guillermo Cedeño-Laurent, primo autore dello studio. "Così abbiamo misurato giornalmente, tramite smartphone, le condizioni di 44 studenti durante un periodo di 12 giorni attraversato da 5 giorni di ondata di calore".

mercoledì 11 luglio 2018

LA SITUAZIONE DEI MEDIA. RAPPORTO AGCOM. REDAZIONE, AgCom consacra la tv liquida. "Rischi sui Big Data, adesso servono soluzioni", REPUBBLICA.IT, 11 luglio 2018

ROMA -  Il 2017 è stato "l'anno della definitiva consacrazione della televisione liquida, con una stima di circa 3 milioni di cittadini che guardano abitualmente la tv in streaming mentre un numero 3 o 4 volte superiore scarica abitualmente contenuti televisivi sui propri device". Nella sua Relazione al Parlamento, Angelo Cardani, presidente dell'AgCom, precisa che la tv tradizionale manifesta comunque importanti segni di tenuta" sia in termini di risorse sia di ascolti, con 25 milioni di contatti medi nel prime time".

martedì 10 luglio 2018

FILOSOFIA. L'ULTIMO SAGGIO DI G. VATTIMO E IL PAPA. A. B. ALVAREZ, Papa Francesco telefona a Gianni Vattimo, il filosofo del “pensiero debole”, LA STAMPA, 9 luglio 2018

Una conversazione spontanea, breve ma piacevole. Così è stata la chiacchierata tra Papa Francesco e Gianni Vattimo, avvenuta qualche giorno fa via telefono. Il Pontefice ha voluto ringraziare il filosofo italiano, ex politico di sinistra e “padre” del cosiddetto pensiero debole, per un libro regalatogli tramite un amico comune. «Questo Papa mi toglie la “vergogna” di dichiararmi cattolico», dice lo studioso a Vatican Inside a cui racconta alcuni dettagli della conversazione con il Papa, con il quale condivide anche l’anno di nascita (1936). 

martedì 3 luglio 2018

FASCISTIZZAZIONE DELLA SOCIETA'. MIGRANTI, PREGIUDIZI, RAZZISMO. «In Libia ci hanno fatto cose bastarde», il racconto dei minori non accompagnati che arrivano in Italia, CORRIERE, 3 luglio 2018

Chi sono, cosa provano i minori stranieri non accompagnati che giungono in Italia? E’ possibile darne una descrizione senza pregiudizi e stereotipi, affidandosi solo alle immagini e alle loro parole, che raccontano la loro storia, il loro presente e i loro sogni per il futuro? Questo l’intento del lavoro di Claudia Bellanti, giornalista, assieme a Mirko Cecchi, fotografo, e all’illustratrice Michela Nanut, con la collaborazione di Terre des Hommes nell’ambito del progetto Voci di Confine, nato per far conoscere e interpretare la realtà migratoria al di là dei pregiudizi che dilagano su social e media.

GUARDA LE IMMAGINI: https://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/18_luglio_03/libia-ci-hanno-fatto-cose-bastarde-racconto-minori-non-accompagnati-che-arrivano-italia-3fc3dcf8-7e96-11e8-9a5a-8ee160d32254.shtml

lunedì 2 luglio 2018

PRESIDENTI E PRESIDENTI. PERTINI CONTRO LEONE. M. BREDA, «La tua maldicenza idiota» Quando Pertini non perdonò Leone, CORRIERE.IT, 1 luglio 2018

Un nonno buono e dal passato eroico, che a volte brontola e magari è un po’ burbero. Un vecchietto affabile con gli uomini e galante con le donne e che, da quando è entrato nella «quarta età», ha addolcito il proprio temperamento. Un «Giovanni XXIII della politica» (definizione di Guido Ceronetti), che agisce con il candore di un fanciullo e come un fanciullo non si vergogna di mostrarsi in lacrime se è emotivamente scosso…

venerdì 29 giugno 2018

FASCISTIZZAZIONE DELLA SOCIETA'. ESSERE EGOISTI VIENE NATURALE. M. COVACICH, Io ero il popolo, ora ho scoperto che sono solo, CORRIERE.IT, 29 giugno 2018

La gente con cui mangiavo la pizza a Roma o a Ventotene o a Trieste non è diventata più paurosa, né più povera o più ignorante. È solo orgogliosamente egoista. Al tempo dei comunisti e dei democristiani sarebbe stata una vergogna, ora è un diritto. Sono stati proprio gli altri a liberarci dall’altruismo. Essere altruisti richiede un passaggio mentale complicato che nessuno è più disposto a sostenere, essere egoisti invece viene naturale, è facile e non costa nulla. Per aiutare il prossimo occorre credere in un progetto comune, condividere un ideale. Ci era rimasta la nazionale, ma poi abbiamo visto com’è andata.

martedì 26 giugno 2018

BUONA SCUOLA. ELIMINATA LA CHIAMATA DIRETTA. C. ZUNINO, Eliminata la chiamata diretta dei docenti, firma Miur-sindacati, REPUBBLICA.IT, 26 giugno 2018

La prima promessa elettorale di Lega e Cinque Stelle sulla scuola è stata rispettata. Questo pomeriggio il ministero dell'Istruzione e i sindacati, dopo otto ore di trattative, hanno firmato l'accordo - un contratto transitorio - che prevede che il personale docente venga assegnato dall'Ufficio scolastico territoriale all'istituto scolastico scelto attraverso la graduatoria e utilizzando i punteggi delle domande di trasferimento. Dunque, per il passaggio dei docenti dall'ambito territoriale alla scuola non ci sarà più la cosiddetta chiamata direttadel dirigente, prevista dalla "Buona scuola" renziana (approvata nel luglio 2015).

DERIVE TECNOLOGICHE. TROPPO TEMPO SUL CELLULARE. REDAZIONE, Tim Cook: la gente sta troppo su iPhone, noi non volevamo questo, REPUBBLICA.IT, 26 giugno 2018

Gli studi che confermano come gli smartphone ci hanno cambiato le abitudini di vita, e non sempre in chiave positiva, si susseguono da qualche anno con una certa regolarità. Che il numero uno di una delle aziende che contribuisce a creare proprio l'ecosistema smartphone con i suoi prodotti sia critico su questo stato di cose non era mai accaduto. A riempire questo vuoti ha pensato Tim Cook, CEO di Apple, successore di Steve Jobsal comando dell'azienda di Cupertino: "Penso sia diventato chiaro a tutti che alcuni di noi spendano troppo tempo sui nostri dispositivi", ha detto alla Fortune Magazine Conference a San Francisco. "Abbiamo cercato di riflettere profondamente su come possiamo aiutarli. Onestamente, non abbiamo mai voluto che le persone esagerassero con l'utilizzo dei nostri prodotti". Insomma, Cook riconosce che la gente passa troppo tempo sugli iPhone e che non era questa l'intenzione della sua azienda. "Noi vogliamo - ha spiegato Cook - che le persone siano spinte dai loro telefoni a fare cose che non potrebbero fare altrimenti. Ma se passi tutto il tuo tempo sul telefono, vuol dire che stai spendendo troppo tempo al cellulare".

sabato 23 giugno 2018

EDUCAZIONE, SCUOLA E DISLESSIA. R. VIOLA, Dislessia: il metodo che cura il cervello, REPUBBLICA. IT, 22 giugno 2018

LA DISLESSIA, che consiste nel non riuscire a decodificare e a leggere un testo,  colpisce circa il 10-20% della popolazione ed è il più diffuso disturbo dell'apprendimento legato al linguaggio. In passato era poco riconosciuta e sottostimata, mentre oggi gli strumenti diagnostici e il trattamento sono molto più accurati, con approcci riabilitativi che possono migliorare le abilità di lettura. E questi miglioramenti, oggi, sono stati “visti” anche nel cervello, tramite la risonanza magnetica: una ricerca guidata dalla University of Washington mostra come un programma educativo mirato sia stato associato ad un potenziamento di specifiche aree cerebrali legate al linguaggio e all'elaborazione visiva delle informazioni. I risultati dello studio sono pubblicati su Nature Communications.

FILOSOFIA POLITICA. SUL POTERE. M. FILIPPI, Profanazioni del potere, ALFABETA, 17 giugno 2018; SINISTRAINRETE, 21 giugno 2018

Nel saggio Elogio della profanazione, Agamben sostiene che la profanazione «disattiva i dispositivi di potere e restituisce all’uso comune gli spazi che esso aveva confiscato». Uno degli spazi confiscati dal potere – forse lo spazio più importante da un punto di vista politico – è proprio quello del potere stesso. Da qui l’impegno profuso da molt* pensatori e pensatrici per erodere la sacralità del potere, per non pensarlo più come un’essenza che può essere detenuta o conquistata, ma come un rapporto di forze distribuito e in continua rimodulazione, a cui tutti, volenti o nolenti, partecipiamo. Il potere, insomma, non è qualcosa di separato dalla vita né si esercita su di questa esclusivamente secondo un vettore che va dall’alto al basso. Al contrario, esso si forma e va a formare insiemi di relazioni dinamiche senza le quali la vita semplicemente non esisterebbe. Il potere e la vita sono immanenti, tanto che chi continua a separare la vita dal potere compie, più o meno consapevolmente, un’operazione di spoliazione della vita, un’operazione che la rende nuda, ancor più disponibile alla presa di un potere che, spogliato della sua complessità, non può che (s)opprimerla.

venerdì 22 giugno 2018

ITALIA. IL PAESE DELLA PAURA INDOTTA. REDAZIONE, Istat: "Un italiano su tre pensa di vivere in zona ad alto rischio di criminalità", REPUBBLICA.IT, 22 giugno 2018

Siamo un Paese in cui un italiano su tre reputa la zona in cui abita ad alto rischio di criminalità. E per questo motivo non si ritiene per niente al sicuro quando di sera esce da solo. Un senso di insicurezza che peggiora decisamente se si guarda solo alla popolazione femminile: il 36,6% delle donne, addirittura, di notte non va mai in giro senza essere accompagnata. Sono alcuni dei dati più importanti del rapporto "Sicurezza dei cittadini", elaborato dall'Istat in relazione agli anni 2015 e 2016. 

sabato 16 giugno 2018

MOBILITA' SOCIALE IN ITALIA. REDAZIONE, La mobilità sociale che non funziona: servono cinque generazioni per salire, LA REPUBBLICA, 16 giugno 2018

Cantava in rima Totò che da morti si è tutti uguali e a vedere i dati Ocse sembra proprio che sia più facile aspettare la Livella naturale che affidarsi alla possibilità di "scalare" la società attraverso l'ascensore delle classi.

venerdì 15 giugno 2018

SCUOLA. PAROLE D'ORDINE CONTEMPORANEE. E. LOMBARDI VALLAURI, Valutazione, meritocrazia e premialità, MICROMEGA, 4 giugno 2018

Queste tre parole, usate insieme, sono diventate pericolose. Almeno, per il sistema nazionale dell'istruzione e della ricerca. Parlerò soprattutto dell'università, che conosco meglio. Il pericolo sta nel fatto che, da chi governa, questi termini vengono usati in modo magico, come possenti parole d'ordine per far credere a tutti che si stia operando nel migliore dei modi possibili; mentre purtroppo spesso si stanno facendo dei danni. 

SCUOLA. IL DOCENTE IDEALE SECONDO IL MIUR. C. SCOGNAMIGLIO, Il docente costruito a tavolino, MICROMEGA, 14 giugno 2018

In un recente documento del ministero dell'Istruzione si traccia il profilo dell'insegnante ideale. Ma ha senso stabilire uno standard per una professione che è (o dovrebbe essere) per definizione estremamente creativa e libera? 

di Carlo Scognamiglio
Lo scorso 16 aprile il MIUR ha pubblicato un lungo dossier contenente l’esito del lavoro svolto da alcune commissioni per lo Sviluppo professionale e qualità della formazione in servizio. Apparentemente l’intenzione si basa su un procedimento logico: definire il profilo dell’insegnante cui vogliamo aspirare, per poi programmare in coerenza con tale traguardo un’adeguata formazione professionale. Un po’ ingegneristico come approccio, ma in fondo si tratta di un documento interessante, poiché presenta elementi e idee orientate a un effettivo miglioramento della condizione professionale degli insegnanti, pur includendo delle criticità da non sottovalutare. Leggendone le prime pagine, ci si accorge con una certa sorpresa che gli estensori del documento non rinviino con la sufficiente precisione alle condizioni effettive di lavoro dei docenti, né alla loro condizione contrattuale. A pagina 4 infatti, troviamo che il lavoro a scuola “non è più” rappresentato dall’orario frontale di lezione. Questo è ovvio, salvo il fatto che non è mai stato così, né da un punto di vista normativo, né fattuale. Fanno parte infatti del carico di lavoro del docente le attività funzionali all’insegnamento, come le molte ore trascorse in riunioni, preparazione e correzione di elaborati e verifiche; programmazioni e predisposizioni delle unità d’apprendimento, pianificazione degli interventi individualizzati, nonché la sempre più intensa attività online, e molti altri oneri, spesso burocratici, non facilmente quantificabili. In questo senso, strutturare un monte ore preciso, come indicato dal documento, sarebbe possibile solo se le scuole fossero in grado di garantire degli spazi di lavoro ai docenti, che invece sono materialmente costretti a svolgere gran parte di queste attività nelle proprie abitazioni e con le proprie strumentazioni.

martedì 12 giugno 2018

ETOLOGIA E MATEMATICA. ANCHE LE API CONOSCONO LO ZERO. S. IANNACCONE, Sorpresa: anche le api conoscono lo zero, LA REPUBBLICA, 7 giugno 2018

HE COSA sono i numeri? Cosa significano? E, soprattutto, cosa è e cosa significa lo zero? È un concetto tutt'altro che banale, che la nostra specie, dall'alto dei suoi circa 86 miliardi di neuroni, ha impiegato migliaia di anni a padroneggiare e formalizzare. E che oggi, sorpresa delle sorprese, sappiamo essere compreso anche dalle api, il cui cervello, per confronto, contiene "appena" un milione di neuroni. A raccontarlo, sulle pagine di Science, è un'équipe internazionale di ricercatori, del Bio-Inspired Digital Sensing Lab alla University of Melbourne, in Australia, e di altri istituti di ricerca. 

(Credits foto: Scarlett Howard/Jair Garcia/Adrian Dyer) 

Gli scienziati, in particolare, hanno condotto una serie di esperimenti e scoperto che le api, così come gli esseri umani e poche altre specie animali (tra cui delfini, pappagalli e primati), sono in grado di comprendere sia i concetti di numerosità (e i loro correlati di "maggiore" e "minore") che quello, ben più astratto, di zero. Ovvero, in altre parole, che gli insetti sono in grado di collocare lo zero nel posto giusto all'interno di un'immaginaria scala dei numeri, comprendendo che si tratta di una quantità minore dell'uno e delle cifre successive.

NON IMITATE MODELLI PERICOLOSI. A. BORALEVI, Le belle delinquenti di Mugshawtys, LA STAMPA, 12 giugno 2018

Bonnie era Faye Dunaway. Clyde era Warren Beatty. Era il 1967 e il film (da una storia vera) lo girò Arthur Penn. 
Questo per dire che di criminali belli e affascinanti il cinema è pieno. Da Tarantino in su e in giù. 
La vita reale di meno. 

sabato 26 maggio 2018

SCOZIA. ETOLOGIA. IL PONTE DEI CANI SUICIDI. N. PENNA, Sul Ponte dei cani suicidi della Scozia, da cui 600 animali si sono buttati nel vuoto senza un motivo, LA STAMPA, 25 maggio 2018

In Scozia c'è un ponte avvolto nel mistero, oltre che dalla nebbia. L'Overtoun Bridge si trova dal 1895 sulla strada di accesso per Milton, vicino a Dumbarton, ma è conosciuto non tanto per la sua bellezza architettonica quanto per la sua triste fama. Dagli Anni 50 ha infatti la reputazione di essere il luogo scelto da molti animali per saltare nel vuoto, conquistandosi così il soprannome di Ponte dei cani suicidi.

venerdì 11 maggio 2018

LA BUONA SCUOLA. ABUSO DELL'INGLESE E MODELLO AZIENDA. R. SIMONE, Abuso dell’inglese e modello aziendale: così il ministero distrugge la scuola, L'ESPRESSO, 11 maggio 2018

Fra le tante iniziative in ricordo di Tullio De Mauro che stanno avendo luogo a un anno e poco più dalla sua scomparsa, non mi pare di averne vista nessuna dedicata a una delle imprese a cui teneva di più. Parlo della sua testarda speranza che l’amministrazione italiana potesse finalmente imparare, se non a parlare, almeno a scrivere in modo civile e affabile.

SCUOLA ELEMENTARE. TEST INVALSI 2018. S. INTRAVAIA, Test Invalsi alle elementari: polemica sulla domanda riguardo ai guadagni futuri, LA REPUBBLICA, 11 maggio 2018

Test Invalsi: è polemica per una domanda rivolta ai bambini di quinta elementare. “Pensando al tuo futuro, quanto pensi che siano vere queste frasi?”, si legge nel questionario che rileva le informazioni di contesto compilato dagli scolari lo scorso 9 maggio. E giù cinque risposte possibili (A. Raggiungerò il titolo di studio che voglio; B. Avrò sempre abbastanza soldi per vivere; C. Nella vita riuscirò a fare ciò che desidero; D. Riuscirò a comprare le cose che voglio; E. Troverò un buon lavoro. Affermazioni, alle quali i 561.775 piccoli alle prese col quizzone per la rilevazione delle competenze in Italiano, Inglese e Matematica, potevano assegnare sei livelli di gradimento: per niente, pochissimo, poco, abbastanza, molto, totalmente.

mercoledì 9 maggio 2018

EDUCAZIONE SESSUALE IN ITALIA. E. TESTI, Utero mio non ti conosco: cosa pensano (e non sanno) i giovani dell'aborto, L'ESPRESSO, 9 maggio 2018

le domande si diffondono tramite un messaggio WhatsApp. I ragazzi aprono il link e compilano. Magari vacillano un po’ di fronte alla dicitura “legge 194” - «che roba è?» - ma una volta compreso che i quesiti riguardano l’interruzione di gravidanza, i dieci interrogativi si diffondono con un passaparola via chat.


martedì 1 maggio 2018

RICERCA OCSE. ISTRUZIONE E DEPRESSIONE. S. INTRAVAIA, L'istruzione è un antidoto alla depressione. Più è elevata e meno si rischia questa patologia, LA REPUBBLICA, 30 aprile 2018

L'istruzione è un buon antidoto contro la depressione. A sostenerlo è l'Ocse, che ha recentemente pubblicato uno studio sulla relazione tra livello di istruzione e patologia. Nel mondo, spiegano da Parigi, ci sono oltre 300 milioni di soggetti depressi.

lunedì 30 aprile 2018

STUDI SULL'INTELLIGENZA. G. REMUZZI, Il metodo (poco costoso) per sapere quanta intelligenza hai ereditato, CORRIERE.IT, 29 aprile 2018

In passato chi voleva sostenere che l’intelligenza si eredita, veniva deriso, come minimo. Ma gli scienziati quando pensano di essere sulla strada giusta vanno avanti a dispetto degli scettici; tanto che le critiche alle basi genetiche dell’intelligenza non hanno fatto altro che rafforzare nei genetisti la voglia di dimostrare che era proprio così. Non è stato facile. Anche se a pensarci bene, la nostra stessa vita è un test di intelligenza a cominciare dalla scuola — che poi vuol dire opportunità di impiego — e da tante altre cose, la scelta del partner, per esempio, quella delle amicizie, di chi eventualmente fidarsi, fino a come e dove curarsi se ci si ammala.