venerdì 20 maggio 2016

COLONIALISMO DIGITALE. MASS MEDIA. FACEBOOK E CONOSCENZA. A. COMINETTI, Facebook è muto: l’85% dei video viene guardato senza audio, LA STAMPA, 20 maggio 2016

Quasi fossimo ancora ai tempi di Charlie Chaplin, quando il cinema si poteva vedere, ma non sentire. È quanto emerge da una ricerca effettuata da Digiday su alcuni siti internet americani, che confermano come in media l’85 per cento dei video su Facebook venga visualizzato senza l’audio.




In effetti, senza entrare nel merito dei dati, sarà capitato anche a voi di imbattervi in sconosciuti - soprattutto giovani - che camminano per strada e fissano concentrati lo schermo muto del loro cellulare. In colleghi che, per non disturbare, si limitano a seguire il silenzioso scorrere delle immagini sul posto di lavoro. O ancora in partner che, nel buio della notte, non rinunciano ad altri trenta secondi di gattini che fanno le fusa. Con tutta probabilità la «colpa» è della contingenza. Che, unita alla fruizione dei video tramite mobile, ha determinato questo nuovo insonorizzato andamento.  


La tendenza è confermata ad esempio da LittleThings, realtà editoriale dedicata al benessere. Delle circa 150 milioni di visualizzazioni mensili sul social di Mark Zuckerberg solo il 15 per cento degli utenti ha l’altoparlante in funzione. Una situazione identica – per view e percentuali – a quella di Mic, sito d’informazione pensato espressamente per i millennials, la generazione dei ragazzi nati tra i primi anni Ottanta e i primi anni Duemila.  

Facebook ha costruito un’ecosistema di video che non richiede la presenza del volume: punta soprattutto su brevi filmati che vengono accompagnati da testi o didascalie esplicative. Che, di fatto, rendono l’audio superfluo.  


«Dal primo giorno si è diffusa l’idea che l’attenzione delle persone deve essere catturata immediatamente» ha dichiarato Gretchen Tibbits, direttrice operativa di LittleThings. A contribuire a questa visione, la politica di Facebook. Che conteggia come «visita» una permanenza sulla pagina dell’utente non inferiore ai tre secondi. Bisogna, pertanto, dare a quest’utente una motivazione per restare, ecco perché «i video devono essere progettati per catturare l’attenzione senza bisogno di suoni». 

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