martedì 23 dicembre 2014

ANIMALISMI E REATI CONTRO GLI ANIMALI. REDAZIONE, Animali, Orlando: "Il reato di maltrattamento non sarà depenalizzato", LA REPUBBLICA, 22 dicembre 2014

ROMA - Gli animalisti di tutta Italia possono tirare un sospiro di sollievo. Il decreto legislativo in materia di "non punibilità per particolare tenuità del fatto" non sarà applicato ai reati sugli animali. Insomma, i maltrattamenti non saranno depenalizzati. La rassicurazione arriva dal ministro della Giustizia Orlando che ha risposto a una lettera di due senatrici Pd: Silvana Amati e Monica Cirinnà. "Date le particolari caratteristiche degli animali - spiega il ministro - il meccanismo del decreto nel loro caso non potrà essere applicato". 

lunedì 22 dicembre 2014

PERSONE UMANE E PERSONE NON UMANE. F. CERUTTI, Argentina, l’orango Sandra è una “persona non umana” e ha diritto di essere libera, LA STAMPA, 22 dicembre 2014

L’orango Sandra ha diritto di essere liberata dallo zoo argentino in cui vive. È la conseguenza della sentenza di una Corte di giudici che ha riconosciuto la scimmia come “persona non umana” illegittimamente privata della sua libertà.  

lunedì 8 dicembre 2014

EVOLUZIONISMO E SPECIE UMANA. G. MANZI, E Dio creò l'uomo. Anzi, cinque, LA LETTURA, 30 novembre 2014

C’è una specie umana estinta che si chiama Homo erectus. Venne proposta fra il 1944 e il 1950 dal grande zoologo Ernst Mayr sulla base dell’evidenza fossile disponibile allora. Mayr voleva mettere ordine nella tassonomia evoluzionistica del tempo, in quanto riteneva eccessivo il numero di denominazioni in latino e dunque troppe le specie estinte distribuite sul nostro cammino. Oggi, col senno di poi e sulla scorta di una documentazione straordinariamente più ricca, possiamo dire che Mayr si sbagliava e che l’evoluzione umana è invece caratterizzata da un vero groviglio di specie: molte le conosciamo (più o meno bene), altre le intravvediamo e altre ancora ci aspettiamo di scoprirne in futuro.

NEUROSCIENZE E NEUROESTETICA. P.L. PANZA - L. TICINI, Così le neuroscienze svelano cosa distingue bello e sublime, LA LETTURA, 30 novembre 2014

Quando il Cicerone britannico Edmund Burke, nel 1757, pubblicò la suaInchiesta sul bello e sul sublime, la distinzione tra i due termini estetici cercava di imporsi come chiara. Il bello era dato dalla completezza formale e dall’armonia tra le parti di un fenomeno; il sublime (definito «eco di un alto sentire») era dato, invece, dalla capacità di sconvolgere l’animo dell’osservatore. «Gli oggetti sublimi sono vasti, quelli belli piccoli; la bellezza è liscia e levigata, il sublime ruvido e trascurato; la bellezza non deve essere oscura, la grandiosità deve essere tetra e tenebrosa…» scriveva Burke.

CENSIS RAPPORTO SULL'ITALIA E MERITOCRAZIA. REDAZIONE, De Rita e il figlio direttore generale ‘La nomina? Non è conflitto interessi’, CORRIERE DELLA SERA, 6 dicembre 2014

«Non vedo un conflitto di interessi sulla nomina di mio figlio», Giorgio De Rita a segretario generale del Censis con funzioni di direttore generale. «Mio figlio aveva un curriculum adeguato ed è una persona per bene. Ha fatto l’ad di Nomisma, poi per tre anni è stato direttore di Digitpa. Vedete il suo primo anno di lavoro e poi giudicate». Così Giuseppe De Rita, presidente del Censis, rispondendo a una domanda dei cronisti, alla presentazione dell’ultimo rapporto che parla dell’Italia come Paese dal «capitale umano inutilizzato e dissipato», un eventuale conflitto di interessi all’interno dell’istituto di ricerca.

CENSIS. RAPPORTO SULL'ITALIA 2014. R. AMATO, Il Censis e l'Italia: "Famiglie e imprese bloccate dalla paura del futuro", LA REPUBBLICA, 5 dicembre 2014

ROMA - Una società stremata da sei anni di crisi e che ormai si aspetta solo il peggio. Le famiglie che si barricano dietro un risparmio che cresce nonostante il crollo dei redditi, ma che non si traduce né in consumi né in investimenti, è "un cash di tutela". Un capitale umano che vorrebbe essere energia lavorativa ma che rimane al palo. Un patrimonio culturale ingente ma che non produce valore perché è mal gestito o non è gestito affatto. E' sempre più l'Italia dei social network, utilizzati dal 49% della popolazione e dall'80% degli under 29, ma anche della solitudine segnata dalla diffidenza: solo il 20,4% degli italiani pensa che gran parte della gente sia degna di fiducia, mentre il 79,6% è invece convinto che bisogna stare molto attenti. E infatti domina la paura: il 60% degli italiani ritiene che "a chiunque possa capitare di finire in povertà". E' il Paese descritto dal 48° Rapporto del Censis, presentato stamane al Cnel.

mercoledì 3 dicembre 2014

DALL'ETICA DEL SACRIFICIO ALL'ETICA DEL GODIMENTO. UNA SINTESI SUL NOSTRO TEMPO ATTRAVERSO DUE FILM. di MARIO FAGOTTO F.


Questa analisi della condizione del nostro tempo è un commento alla ricostruzione fatta dai componenti dell'ARCI di Spoleto delle attività che l'associazione svolse negli anni Ottanta nella cittadina umbra (Per ricordaARCI*. Storie di vita parallele, Edizioni Era Nuova, 2014). Pertanto i riferimenti autobiografici presenti nel testo vanno ricollegati a quelle esperienze.
Potreste lasciare un commento sui contenuti del video? Grazie!

NOI ITALIA. 100 STATISTICHE PER CAPIRE IL PAESE IN CUI VIVIAMO. ISTAT 2014

Giunto alla sesta edizione, “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo” offre un quadro d’insieme dei diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano. 


http://noi-italia.istat.it/

Il prodotto arricchisce l’ampia e articolata produzione dell’Istat attraverso la proposta di indicatori che spaziano dall’economia alla cultura, al mercato del lavoro, alle condizioni economiche delle famiglie, alla finanza pubblica, all’ambiente, alle tecnologie e all’innovazione. 

Gli indicatori, raccolti in 19 settori per un totale di 120 schede, si possono consultare in modo interattivo attraverso innovativi strumenti di visualizzazione grafica; è possibile scaricare i dati su un foglio elettronico e approfondirne i diversi aspetti grazie ai link presenti in ogni pagina. Accanto alla versione on line, sono disponibili ulteriori formati, con la possibilità per gli utenti di consultare gli indicatori nelle versioni e-book, App per smartphone, nonché la tradizionale versione cartacea.

EDUCAZIONE E ORIENTAMENTO. A. DE GREGORIO, Un diplomato su due «pentito» della scelta fatta a 14 anni, CORRIERE DELLA SERA, 3 dicembre 2014

Scelte troppo precoci e strade segnate dai contesti familiari di provenienza. Sono queste le ombre che accompagnano il percorso degli studenti delle superiori, monitorati da AlmaDiploma - l’associazione nata da una costola di Almalaurea, (interconsorzio universitario a cui aderiscono 65 atenei) - per tracciare il «Profilo dei Diplomati 2014»: il nuovo strumento che analizza e valuta l’esperienza formativa delle scuole secondarie di secondo grado. I risultati - ricavati da performance di studio, valutazioni sull’esperienza scolastica e intenzioni di quasi 40mila diplomati di 300 scuole, che hanno superato l’esame di Maturità lo scorso luglio - vengono presentati oggi al Convegno sull’autovalutazione, che si svolge al Miur.

domenica 30 novembre 2014

FEMMINISMO E NEOLIBERALISMO. A. PIGLIARU, Una libertà in rotta con il libero mercato. Recensione a Femminismo e neoliberalismo, IL MANIFESTO, 28 novembre 2014

"Da una parte, il regi­stro impren­di­to­riale, il mer­cato e la con­cor­renza, tutto quello che riguarda il gioco diretto dei pro­cessi eco­no­mici; e dall’altro, la valo­riz­za­zione del vivente, la sua signi­fi­ca­zione, il suo valore, letto in chiave evo­lu­tiva, cioè la pro­messa d’individuazione di una ten­denza vin­cente». 

ANTROPOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE E DEI MOVIMENTI. D. PIZIO, Il ghigno virale dell'ahacktivismo. Intervista con G. Coleman, IL MANIFESTO, 28 novembre 2014

u­diosa di fama inter­na­zio­nale e docente alla McGill Uni­ver­sity di Mon­treal, Gabriella Cole­man è una pro­fonda cono­sci­trice di Ano­ny­mous, il movi­mento hack­ti­vi­sta autore di alcuni dei più spet­ta­co­lari attac­chi infor­ma­tici con­dotti negli ultimi anni con­tro isti­tu­zioni, governi e mul­ti­na­zio­nali di tutto il pia­neta. Antro­po­loga per for­ma­zione, la gio­vane docente sta­tu­ni­tense ha seguito l’evoluzione del feno­meno sin dalle sue ori­gini e ha rac­colto il mate­riale pro­dotto in anni di studi nel volume Hac­ker, Hoa­xer, Whi­stle­blo­wer, Spy: the many faces of Ano­ny­mous, uscito per la casa edi­trice Verso. 

POLITICA E ANTROPOLOGIA. DA IL MANIFESTO, 21 novembre 2014

http://kikukula5.blogspot.it/2014/11/antropologia-e-politica-g-amendola-la.html

lunedì 3 novembre 2014

ITALIANI E CONOSCENZE. B. SEVERGNINI, Quell’indice dell’ignoranza primato senza gloria, CORRIERE DELLA SERA, 2 novembre 2014

Ho capito che qualcosa non andava domenica 12 ottobre, durante una lettura pubblica dei giornali organizzata al Museo Diocesano di Milano. Ho domandato ai presenti: «Quanti sono, secondo voi, gli immigrati in Italia?». Sguardi interrogativi, qualche sorriso imbarazzato. «Chi pensa rappresentino metà della popolazione, alzi la mano». Con mia grande sorpresa, diverse mani alzate. «Chi ritiene siano il 30%?». Altre mani alzate. «Chi crede, invece, che gli immigrati rappresentino il 15% degli abitanti?». Ancora mani alzate. 
In realtà, gli immigrati in Italia costituiscono il 7% della popolazione. 

giovedì 9 ottobre 2014

SOCIETA' CONTRADDITTORIE. IRAN. DOPO I RICCHI ECCO I POVERI. REDAZIONE, Teheran, dopo la "dolce vita" tocca ai poveri, LA REPUBBLICA, 9 ottobre 2014

Dopo le immagini dei nuovi ricchi di Teheran circolate su Instagram, ecco spuntare sul social network con l'hashtag Poor Kids of Tehran gli scatti dei bambini senza casa che vagano per le strade della capitale iraniana. Niente alberghi di lusso né vestiti griffati. Nelle foto si vedono bambini che vivono in condizioni di estrema povertà. L'account dei ''nuovi ricchi'' ha risposto: ''Noi cerchiamo di mostrare al mondo quanto sia bella Tehran e le persone che ci abitano. In televisione si parla sempre di questo posto in negativo''. Immediato l'intervento delle autorità iraniane, che hanno bloccato l'account d'élite, giunto a più di 90 mila followers.





DIVISMO FANATISMO. ANNA MELDOLESI, L’invidia del «fattore Kim» che attanaglia gli scienziati, CORRIERE DELLA SERA, 9 ottobre 2014

Kim Kardashian ha 24 milioni di follower su Twitter, più del Papa. Non sapete chi è? Strano. Oltreoceano questa ragazza è una specie di Belén al cubo. Se esistesse un paese abitato dai famosi per essere famosi, lei sarebbe la regina. Ed è proprio questo suo giganteggiare sulle altre starlette che l’ha portata dalle riviste di gossip fin dentro quelle di scienza. 

TANATOLOGIA E NEUROSCIENZE. VITA DOPO LA MORTE. E. DI PASQUA, Vita oltre la morte: i dati di uno studio su migliaia di persone, CORRIERE DELLA SERA, 8 ottobre 2014

La possibilità che la vita si estenda oltre l’ultimo respiro è una materia che è stata trattata ampiamente, spesso giudicata con aperto scetticismo. Le esperienze riportate dalle persone così fortunate da poterle raccontare sono state generalmente spiegate come allucinazioni dovute alla grave condizione psicofisica. È di questi giorni però la pubblicazione di uno studio inglese che comproverebbe il mantenimento di un certo grado di coscienza da parte di persone in arresto cardiaco.

REGNO UNITO. EDUCAZIONE E NUOVO ORARIO SCOLASTICO. C. SAIBANTE, In classe alle 10, la rivoluzione per 30 mila ragazzi inglesi, CORRIERE DELLA SERA, 9 ottobre 2014

La campanella d’ingresso a scuola suonerà alle ore 10: è la nuova realtà per decine di migliaia di teenager del Regno Unito, che studiano in una delle scuole che partecipano all’esperimento. A condurlo è l’Università di Oxford, che ha coinvolto oltre 100 istituti scolastici del Regno Unito e oltre 30mila studenti tra i 14 e i 16 anni. Lo studio, dalla durata di quattro anni, potrebbe rivoluzionare per sempre la scuola come è stata conosciuta finora. Per lo meno per quanto riguarda i suoi ritmi, e nel caso specifico, i suoi orari quotidiani.

mercoledì 8 ottobre 2014

EUROPA. SOCIETA' MODERNE. REGNO UNITO E SISTEMA CARCERARIO. C. GRAYLING, Leftist critiques of the prison system bear no relation to reality, THE GUARDIAN, 18 settembre 2014

Prison is not meant to be comfortable. It’s not meant to be somewhere anyone would ever want to go back to. But the language being used by some pressure groups and commentators to talk about prisons bears little relation to reality.

EUROPA. REGNO UNITO. SOCIETA' MODERNE. SISTEMA SANITARIO E MALATTIA MENTALE. A. TOPPING, NHS mental health care in crisis: 'There is no hope for people like me', THE GUARDIAN, 8 ottobre 2014

Battles for diagnosis, lengthy waits for treatment, an over-reliance on drugs, and, frequently, an abject lack of compassion: this is the picture that people with mental health problems, their families and professionals paint of NHS mental health care. After the revelation that two-thirds of people with depression in the UK receive no treatment on the NHS, more than 600 people have answered a Guardian request for their stories – and they describe a system that is profoundly broken.

MASS MEDIA CINEMA TELEVISIONE COMUNICAZIONI DI MASSA. CINEMA AMERICANO E FASCISMO. MUSCIO G., Hollywood e la storia a misura di duce, IL MANIFESTO, 7 ottobre 2014

Tra gli eventi più attesi delle Gior­nate del Cinema Muto c’è la pro­ie­zione odierna di The Eter­nal City (George Fitz­mau­rice, 1923) un film filo-fascista girato da Samuel Goldwyn a Roma nei giorni della Mar­cia, in cui appare Mus­so­lini in per­sona. Dato per per­duto, il film era rima­sto un aned­doto poli­ti­ca­mente imba­raz­zante per Hol­ly­wood, nasco­sto nella sto­ria del cinema muto, ma la pos­si­bi­lità che ha avuto chi scrive di vederne un lungo fram­mento – l’unico esi­stente al mondo– al MOMA, ha rive­lato che Mus­so­lini ha avuto un ruolo più rile­vante di quanto non si potesse pen­sare, sia nella fic­tion, sia, pro­ba­bil­mente, nella pro­du­zione. Infatti, non solo il Duce ha per­messo di girare il film in monu­menti sto­rici della città pochis­simo tempo dopo aver rice­vuto l’incarico di gover­nare il paese, nel 1922, ma alcune dida­sca­lie sem­brano essere state se non scritte, almeno ispi­rate da lui, gior­na­li­sta con­su­mato e dram­ma­turgo più o meno competente.

ANTROPOLOGIA. PIGLIARU A., La grande beffa del 'dono' nelle società patriarcali. Recensione a P. Tabet, Le dita tagliate, IL MANIFESTO, 7 ottobre 2014


martedì 7 ottobre 2014

SOCIETA' CONTRADDITTORIE. IRAN. E. FRANCESCHINI, ''Rich kids of Tehran'', la dolce vita del Medio Oriente, LA REPUBBLICA, 7 ottobre 2014

Su Instagram, il social network delle fotografie, è apparso da qualche tempo un account che suscita sorpresa e rabbia. Si chiama "Rich kids of Teheran" (I giovani ricchi di Teheran) e mostra ragazze in minigonna e tacchi a spillo assieme a ragazzi al volante di bolidi di lusso. Sembrano immagini prese da Beverly Hills o Saint Tropez, invece vengono dal cuore della repubblica islamica dell'Iran, dove appena il mese scorso sei persone hanno ricevuto una condanna a 91 frustate per avere messo su internet un video in cui ballavano al ritmo della canzone di William Pharrell "Happy", e dove una giovane anglo-iraniana è in carcere da 100 giorni per avere avuto l'ardire di assistere a una partita di pallavolo maschile e sta facendo lo sciopero della fame per protesta. 


http://www.repubblica.it/esteri/2014/10/06/foto/rich_kids_of_tehran-97489295/1/?ref=HRESS-12#30
Sono le contraddizioni di una società in fermento a confronto con un governo oscurantista. Ma i "rich kids" persiani apparsi su Instagram, scrive il Times di Londra, non corrono rischi di sanzioni o punizioni: sarebbero tutti figli dell'élite iraniana, appartenenti a famiglie "intoccabili", e dunque possono fare quello che vogliono. In attesa che anche il resto di questa antica e importante nazione possa dire altrettanto.


SOCIETA' CONTRADDITTORIE. IRAN. D. FRATTINI, La vita esagerata dei giovani ricchi di Teheran: l’Iran sconosciuto, CORRIERE DELLA SERA, 7 ottobre 2014

Come in una corsa sfrenata da nord a sud lungo i 17,9 chilometri del vialone Vali Asr – dall’aria fresca e pulita delle montagne alla discesa nell’inquinamento caotico, dalle ville con parco e piscina protette dalle guardie alle catapecchie assediate dai mendicanti – i ragazzi ricchi di Teheran hanno scelto di sfoggiare le loro vite suntuose, quelle che la maggior parte degli abitanti nella capitale neppure immagina.


SOCIETA' CONTRADDITTORIE. IRAN. ZOLIN N., Vizi privati (e pubbliche virtù) dei giovani iraniani, CORRIERE DELLA SERA,

«Se potessi usare una sola parola per descrivere il mio stato d’animo sceglierei confusione. Mostafa ha 25 anni. Vive con sua madre e i suoi fratelli in un appartamento di Tajrish, nel Nord di Teheran. “A volte vorrei soltanto andarmene. Partire come già hanno fatto molti dei miei amici. Ma non ce la faccio a mollare la mia famiglia. Non ora, anche se mi sento d’esplodere qui. E’ come se m’avessero rubato la leggerezza di essere giovane.»
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Il celebre graffito davanti alla vecchia ambasciata statunitense, occupata da un gruppo di studenti dal 4 novembre 1979 al 20 gennaio 1981, prendendo in ostaggio 52 funzionari
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La generazione dei medio-borghesi di città, quelli tra i venti e trent’anni, nati dopo la rivoluzione del ’79, si trova in bilico tra due sfere culturali opposte e parallele: quella della tradizione culturale persiana, più o meno plasmata dalla versione sciita dell’islamismo, e quella metropolitana contemporanea, infusa di influenze di cultura globale. In Occidente, la retorica che etichetta l’Iran come paese ostile è entrata oramai nell’immaginario collettivo. Ma sarebbe a dir poco fuorviante appiccicare tale definizione ai ragazzi dell’Iran metropolitano contemporaneo, che dell’Occidente nutrono al massimo un po’ d’invidia, per quelle affermate libertà civili che in Iran sono ancora vere e proprie chimere.
http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/14_ottobre_06/vita-glamour-giovani-ricchi-teheran-7df7ea02-4d74-11e4-a2e1-2c9bacd0f304.shtml

lunedì 6 ottobre 2014

ANTROPOLOGIA DELL'AMORE. L. RICCI, Chi inventò l'amore?, IL SOLE 24 ORE,

Chi ha inventato l'amore romantico? E, soprattutto, chi l'ha usurpato? Obnubilati dal proprio etnocentrismo, gli europei si sarebbero convinti di avere un rapporto assolutamente unico nei confronti dell'amore. È la denuncia dell'antropologo britannico Jack Goody, professore emerito a Cambridge, nonché baronetto, che da più di mezzo secolo cerca di smorzare le manie di protagonismo del vecchio continente promuovendo studi comparativi.

BIOLOGIA DELL'AMORE. E. BONCINELLI, L'innamoramento? Breve e perentorio, da LA VITA DELLA NOSTRA MENTE, Laterza

[...] C’è qualcosa nell’amore umano che presenta i caratteri della perentorietà e della ridotta durata, tipici della pura attrazione sessuale che si osserva in tutte le altre specie: l’innamoramento. All’interno delle manifestazioni dell’amore romantico, l’innamoramento rappresenta una fase particolare, unica e strategica, dello sconvolgimento dei sensi. Nel periodo dell’innamoramento tutto si esalta, si potenzia e quasi si esaspera; i protagonisti «perdono il senno» per davvero e si abbandonano ad azioni e atteggiamenti mentali che non mostreranno in nessun’altra circostanza. 

AMORE ROMANTICO E AMORE LIBERTINO. E. SCALFARI, L'amore romantico e quello libertino, LA REPUBBLICA, 3 ottobre 2010

FINALMENTE un felice giorno di tregua politica. Il governo ha incassato un voto di fiducia sui cinque titoli del suo programma; i finiani sono determinanti alla Camera; Berlusconi continua a lanciare insulti alla magistratura, a collezionare barzellette sconce da ogni punto di vista e a magnificare il suo ruolo di demiurgo della politica mondiale; l'opposizione è unita e aggressiva.

AMORE E SCIENZE UMANE. A. PIPERNO, L'amore romantico è una fiaba effimera, CORRIERE DELLA SERA, 2 novembre 2012

Perché se quella ragazza non era la più carina della classe tutti (me compreso) ne erano innamorati?
Solo più tardi, ormai sui banchi dell'università, grazie alla lettura entusiasmante di Menzogna romantica e verità romanzesca di René Girard, avrei gettato un po' di luce su quell'interrogativo adolescenziale. Girard mi rivelò una verità odiosa su me stesso, e sulle persone che conoscevo. Finalmente uno studioso che mi parlava con coraggio di cose che mi riguardavano. Che ripristinava il legame tra vita e letteratura che mi aveva animato sin dai tempi in cui avevo iniziato ad idolatrare gli inventori di Anna Karenina e di Emma Bovary.

PSICOLOGIA E BIOLOGIA DELL'AMORE. S. ZEKI, I fondamenti neurali dell’amore romantico, tratto da SPLENDORI E MISERIE DEL CERVELLO, CODICE EDIZIONI

I fondamenti neurali dell’amore romantico

14 febbraio 2014

Tratto da Splendori e miserie del cervello, di Semir Zeki.

lunedì 29 settembre 2014

PSICOLOGIA DELLA SUGGESTIONE. AMMANITI M., Gli occhi di Mesmer, LA REPUBBLICA, 12 marzo 1994

"Il suo desiderio maggiore e invariabile fu quello di farsi una reputazione e una fortuna, e riuscì frequentemente a ottenere sia l' una che l' altra, approfittando dell' amore dell' uomo per il miracoloso". Con queste parole la Biographie Universelle, edita lo scorso secolo in Francia, descrive la figura di Franz Anton Mesmer. Riproporre oggi la figura di Mesmer, ossia dell' osannato scopritore del magnetismo animale, può avere un significato perché ancora oggi ci troviamo molto spesso di fronte a fenomeni di suggestione e di fascinazione collettiva, per esempio nei confronti di politici o scienziati o anche di personaggi carismatici che promettono miracoli o facili soluzioni ai problemi che affliggono l' umanità. Ci possiamo chiedere chi siano questi personaggi che suscitano aspettative chiaramente irrealistiche e sull' altro versante che rapporto di speranza e di sottomissione psicologica viene stabilito nei confronti del leader carismatico. 


domenica 28 settembre 2014

NEUROSCIENZE. PACIONI M., La ricerca dell'essenza umana nei legami delle reti neurali, IL MANIFESTO, 25 settembre 2014

 La sco­perta del Dna da parte di Fran­cis Crick e James D. Watson è avve­nuta in un momento in cui le bio­tec­no­lo­gie comin­cia­vano a diven­tare timi­da­mente una nuova fonte di inve­sti­mento pri­vato e pub­blico.

venerdì 26 settembre 2014

ITALIA. SCUOLA ED EDUCAZIONE. S. PRANDI, Scuola, “servono più prof uomini. E nelle università ci sono poche donne docenti”, iIL FATTO, 26 settembre 2014

“Nelle scuole italiane servono più insegnanti uomini”. A sostenerlo è Barbara Mapelli, docente di pedagogia delle differenze all’Università Bicocca di Milano. E non è l’unica: da oltre una decina di anni si susseguono analisi e studi che puntano il dito contro l’eccessiva femminilizzazione della scuola italiana. Un fenomeno cominciato negli anni Sessanta, che non sembra arrestarsi. Secondo i dati più recenti a disposizione (qui) le donne rappresentano il 79% del corpo docente. Una percentuale che sale fino a quasi il 100% nelle scuole dell’infanzia, al 95% nella scuola primaria e all’85% nella scuola secondaria di primo grado. La situazione cambia un po’ nella scuola secondaria di secondo grado dove le professoresse rappresentano in media il 59% del totale anche se le percentuali variano in base al tipo di istituto. Ad esempio, si sale all’85% nei licei pedagogici.

mercoledì 24 settembre 2014

MASS MEDIA, TELEVISIONE, SOCIAL NETWORK. CODELUPPI V., La buona arte della disconnessione. Recensione a T. Perna, Schiavi della visibilità, IL MANIFESTO, 23 settembre 2014

Nelle società con­tem­po­ra­nee, il con­cetto di visi­bi­lità è impor­tante. Pro­ba­bil­mente il Web, che con­sente alle per­sone di esporre facil­mente la pro­pria vita, ha una note­vole respon­sa­bi­lità in que­sto risul­tato. Sta di fatto che la capa­cità di essere visi­bili sta diven­tando un ele­mento signi­fi­ca­tivo nelle rela­zioni sociali.

STORIA DELLA SOCIOLOGIA. G. SIMMEL. F. DENUNZIO, Recensione a Il problema della sociologia, IL MANIFESTO, 23 settembre 2014

Luca Mar­ti­gnani e Davide Rug­geri hanno avuto la bella idea di riu­nire le due ver­sioni di uno dei saggi più impor­tanti e impe­gna­tivi di Georg Sim­mel nel campo della teo­ria sociale: Il pro­blema della socio­lo­gia.


MASSA MEDIA, TELEVISIONE ITALIANA, COMUNICAZIONE DI MASSA. REDAZIONE, Santoro su Fb: «Questa è l'ultima stagione di Servizio Pubblico», CORRIERE DELLA SERA, 24 SETTEMBRE 2014

«Voi sapete che io ho sempre sentito la necessità di battere strade nuove e per questo motivo ho deciso che questa sarà l’ultima stagione di Servizio Pubblico». Michele Santoro sceglie Facebook per ufficializzare una scelta che era già nell'aria. Non condurrà più lui il programma. C'è già (forse) un'erede: Giulia Innocenzi, sua «creatura», promossa l'anno scorso alla conduzione di «Announo». Santoro nel lungo post spiega perché questa sarà l'ultima stagione di «Servizio Pubblico», parla di nausea da talk show, scrive di sentire che il pubblico è stanco del chiacchiericcio della politica nei salotti tv. Lui che ha inventato quel format, oggi lo sente superato: «Non condivido la scelta di riempire all’inverosimile la programmazione di trasmissioni d’approfondimento, i cosiddetti talk».

martedì 16 settembre 2014

PSICOLOGIA COGNITIVA INFANTILE. M. PIATTELLI PALMARINI, Capiamo i numeri prima del linguaggio Le magie del cervello a due giorni di vita, CORRIERE DELLA SERA, 6 aprile 2014

SCIENZE. IL TEST SUI NEONATI CHE DÀ RAGIONE A KANT: «PRESTANO PIÙ ATTENZIONE A SUONI E OGGETTI CORRELATI»

Quantità, tempo e spazio sono innati e non derivati dall’esperienza L’esperimento: ai bimbi del reparto maternità sono stati mostrati stimoli visivi e sonori con un grande schermo, mentre gli scienziati misuravano la durata del loro sguardo


EDUCAZIONE. FORMAZIONE. LE PRIME NOVE UNIVERSITA' IN ITALIA.


SOCIOLOGIA. LA SOCIETA' IMPULSIVA. KIRKUS REVIEWS, 2 settembre 2014

A book that pegs contemporary American society and politics for what they are: species of infantile disorder, demanding attention (and sweets) now.

SOCIOLOGIA. LA SOCIETA' IMPULSIVA. D. TAINO, Non c'è rimedio al capitalismo del SUV, LA LETTURA, 14 settembre 2014

Si usa dire che una crisi è un’occasione troppo buona per essere sprecata. Figuriamoci una Grande Crisi come quella che l’Occidente ha appena attraversato e sta ancora attraversando. Eppure, secondo Paul Roberts, questa volta l’abbiamo buttata via: in fondo, dice il giornalista-saggista, siamo rimasti smithiani, anzi immersi nel trionfo individualistico spiegato da Adam Smith più di due secoli fa. Nella lettura del mondo proposta da Roberts in un libro appena pubblicato — The Impulse Society, la società dell’impulso — siamo entrati nell’era in cui il mercato è diventato una cosa sola con la nostra individualità, in cui l’impulso personale è immediatamente soddisfatto da Apple o da Netflix, da una carta di credito o da una app. La manifestazione della libertà, scrive, s’è concretizzata in «una società plasmata dai nostri impulsi». Pessimo, a suo avviso, perché «un’economia riorientata a darci quello che vogliamo, si scopre, non è la migliore per fornirci ciò di cui abbiamo bisogno». Nemmeno la Grande Crisi che ha fatto vacillare questo modello — stabilisce — ha corretto la tendenza.

sabato 13 settembre 2014

EDUCAZIONE E FORMAZIONE. RIFORME PER LA SCUOLA. IMPARARE A DIBATTERE. C. GUBBINI, da LA REPUBBLICA, 10 settembre 2014

http://kikukula5.blogspot.it/2014/09/imparare-dibattere-c-gubbini-dalla.html

EDUCAZIONE E FORMAZIONE. RIFORME PER LA SCUOLA. R. PIUMINI, I ragazzi non leggono? Provate a scrivere un libro insieme a loro, CORRIERE DELLA SERA, 13 settembre 2014

«Che fare per avvicinare, o riavvicinare, gli adolescenti alla lettura?» mi chiedono gli intervistatori, nella perdurante convinzione che lo scrittore per ragazzi sia un educatore mascherato, o un socioterapeuta culturale. Esito sempre a rispondere, incerto se cavarmela con qualche risaputa sapienza psicopedagogica, riferendo analisi che non m’appartengono, esercitando un po’ di buon senso, oppure essere più sincero e informativo. Se scelgo la seconda via, la risposta è: «Si deve cercare di scrivere il meglio possibile, per fornire ai lettori, pochi o tanti, il “gusto” della scrittura, magari facendo riscoprire territori linguistici poco usati: poesia narrativa, il teatro, la canzone, eccetera… Ma molto, molto più utilmente e riccamente, si può scrivere “in situazione”». Se l’intervistatore ha ascoltato la risposta (non sempre lo fanno), talvolta chiede: «Scrittura in situazione? Che cos’è?». Al di là della dubbia differenza fra scrivere «per ragazzi» o «per adulti», di cui non è il caso di parlare, l’esperienza della scrittura per bambini e ragazzi è particolare per almeno cinque motivi.

ANTROPOLOGIA ED EVOLUZIONE. LE PROFEZIE DI CADELL LAST. M. GAGGI, Dal 2050 l’uomo si evolverà: cervello più grande e vivremo fino a 120 anni, CORRIERE DELLA SERA, 13 settembre 2014

NEW YORK – Entro il 2050 l’«homo sapiens» evolverà in qualcosa di diverso. L’impatto delle innovazioni tecnologiche e l’allungamento della vita che già sta cambiando il nostro «orologio biologico» (i tanti bimbi partoriti da 40enni e, ormai, anche 50enni) modificherà in modo radicale la nostra natura: vivremo fino a 120 anni, avremo cervelli più grossi e organi sessuali più piccoli.

venerdì 12 settembre 2014

giovedì 11 settembre 2014

MASS MEDIA E COMUNICAZIONI DI MASSA. FESTIVAL DI FILOSOFIA E SOCIETA' DELLO SPETTACOLO. V. FRASCHETTI, Se si eccede con la visibilità si minaccia l’egualitarismo, LA REPUBBLICA, 11 settembre 2014

Che trasformazioni sociali impone l’attuale regime mediatico? Come cambiano i valori in una cultura dominata dall’immagine? E i rapporti di forza nella società ne vengono influenzati? Su queste e altre raffinate questioni dei nostri tempi intende riflettere la parte del Festivalfilosofia dedicata alle “Vite spettacolari”, rivelando come il tema della celebrità e della visibilità siano oggi intrecciati in maniera inedita. In un incontro intitolato “Eccellenza e visibilità” il filosofo tedesco Gernot Böhme discuterà della trasformazione dei valori provocata dal desiderio di essere visti. In particolare, analizzando l’affermarsi di un nuovo tipo di valore, la “messa in scena di sé”, prodotto del mercato tardo-capitalistico delle immagini e nel quale sono gli stili di vita a essere esibiti, e non già traguardi o gesta eroiche. Umberto Curi, invece, rifletterà su come lo sguardo sia oggi così rapace da essersi trasformato in una nuova forma di dominio.

ANTROPOLOGIA. BRASILE. PERU'. NATIVI INDIGENI E DIFESA DEL TERRITORIO. O. CIAI, da LA REPUBBLICA, 11 settembre 2014



http://kikukula.blogspot.it/2014/09/brasile-peru-nativi-indigeni-e-difesa.html


martedì 9 settembre 2014

ANTROPOLOGIA E DIFESA DEL TERRITORIO. BRASILE. DA LA REPUBBLICA, 9 settembre 2014




La popolazione indigena brasiliana dei ka'apor ha deciso di combattere il taglio abusivo degli alberi della foresta amazzonica nella regione dell'Alto Turiaçu. I manifestanti, che accusano lo Stato di non intervernire in difesa dell'Amazzonia, hanno protestato con incendi di tende, sequestri di motoseghe e veicoli, cacciando gli occupanti delle zone interessate. Il fotografo della Reuters Lunae Parracho ha seguito e documentato una delle loro spedizioni

lunedì 8 settembre 2014

CINEMA E SOCIETA'. PASOLINI DI ABEL FERRARA. O. IARUSSI, Pasolini lo straniero. Note sul film di Abel Ferrara, RESET, 5 settembre 2014

Il lascito di Pier Paolo Pasolini nel corso del tempo, a quasi quarant’anni dal suo omicidio nella notte fra l’1 e il 2 novembre 1975 (aveva 53 anni), ha subìto dapprima una rimozione feroce e quindi una paradossale edulcorazione. La figura del poeta è stata via via metabolizzata e trasformata in un’icona pop, un “santino” buono per ogni stagione. Oggi Pasolini è gradito persino alla destra che lo odiò, perché tardivamente ha intravisto nella sua “nostalgia” una dimensione culturale per certi aspetti familiare. Non che a sinistra il Nostro fosse mai stato a suo agio, considerando i rapporti tumultuosi con il Pci. La Federazione comunista di Pordenone, cui era iscritto nel dopoguerra, lo espulse nel 1949 per “indegnità morale” attribuita alla sua omosessualità, ma anche dovuta “alle deleterie influenze di certe correnti ideologiche e filosofiche dei vari Gide e Sartre”. Pasolini laconico rispose: “Malgrado voi, resto e resterò comunista, nel senso più autentico di questa parola”.

MASS MEDIA TELEVISIONE INTERNET COMUNICAZIONI DI MASSA. M. SCHWERING, Habermas su web e sfera pubblica Quello che la rete non sa fare. Intervista con J. Habermas, RESET, 22 luglio 2014

Reset-DoC propone ai propri lettori una intervista con Jürgen Habermas, pubblicata in giugno sulla “Frankfurter Rundschau” in occasione dell’85mo compleanno del filosofo. La traduzione in italiano è di Leonardo Ceppa.

lunedì 1 settembre 2014

RELIGIONI NEL MONDO. PENTECOSTALI. C. CANAL, Il quarto cristianesimo dei pentecostali, IL MANIFESTO, 23 agosto 2014

Occhi chiusi, brac­cia in alto, i corpi oscil­lano al ritmo di una musica intensa, una pre­ghiera viene scan­dita sot­to­voce.


MEDIA PUBBLICITA' COMUNICAZIONI DI MASSA. IL FESTIVAL DEI SENSI. R. CESERANI, La seducente illusione di una vita tornata autentica, IL MANIFESTO, 23 agosto 2014

Fra trulli, anti­che mas­se­rie e dimore sto­ri­che della Valle d’Itria, da ieri fino al 24 ago­sto un Festi­val sarà dedi­cato al «sesto senso», muo­ven­dosi fra Cister­nino, Loco­ro­tondo, Mar­tina Franca e Ceglie Mes­sa­pica.


MEDIA SOCIAL NETWORK COMUNICAZIONI DI MASSA. S. COSIMI, I social abbattono il benessere individuale: gli italiani non hanno fiducia negli amici virtuali, LA REPUBBLICA, 1 settembre 2014

I SOCIAL network fanno bene o male? Dibattito aperto da anni, soprattutto in merito all'abuso che facciamo delle (relativamente) nuove agorà digitali. Sono per esempio oltre 27 milioni gli italiani iscritti a Facebook: ad accedere almeno una volta al giorno sono però più di 17 milioni. Ma la semplice osservazione quotidiana c'insegna che, soprattutto in certe fasce di utenti, il controllo di messaggi, notifiche e like è spasmodico, ai limiti della compulsività. Così come, in prima battuta, per Twitter e Instagram e poi per tutti gli altri, da LinkedIn a Pinterest.

domenica 31 agosto 2014

MEDIA E COMUNICAZIONI DI MASSA. E. MOROZOV, I mastini di Silicon Valley, IL MANIFESTO, 30 agosto 2014

http://kikukula4.blogspot.it/2014/08/economia-della-condivisione-e-morozov-i.html

MEDIA E COMUNICAZIONI DI MASSA. REDAZIONE, Un corto esplora l’abisso tra Facebook e la vita reale, LA STAMPA, 30 agosto 2014

“What’s on Your Mind”, l’abisso tra Facebook e la vita reale

http://www.lastampa.it/2014/08/30/multimedia/tecnologia/whats-on-your-mind-labisso-tra-facebook-e-la-vita-reale-vxMalvQvofDKNXXuzNqBiL/pagina.html
Il cortometraggio What’s on Your Mind di Shaun Higton esplora il confine tra vita vera e aggiornamenti di status su Facebook. E la distanza è enorme: quella che nella realtà è un’esistenza piatta e mediocre, nello specchio deformante del social network diventa una vita felice e ricca di soddisfazioni, capace di attirare l’attenzione e i Like degli amici. Finché il protagonista Scott Thomson non decide di pubblicare uno status che riflette davvero il suo stato d’animo.

domenica 17 agosto 2014

MEDIA E COMUNICAZIONE DI MASSA. I SELFIE SONO UN AFFARE PER ALTRI. F. SBANDI, Selfie, perché varranno milioni di dollari, IL FATTO, 16 agosto 2014

Immaginate un mondo in cui la forma di comunicazione privilegiata tra persone non sia più il testo o il gesto, bensì la foto. Beh, in realtà c’è poco da immaginare: vuole semplicemente dire che siete nel 2014 e avete occhio per quello che vi accade intorno. Sapete bene che nella postmodernità, in cui l’unità di misura è il pixel e non la parola, l’homo videns ragiona, si informa e comunicaprevalentemente per immagini. E in quest’era visuale un elemento in particolare spicca senza dubbio tra tutti, per pervasività nella società e grado di massificazione: il selfie.

giovedì 14 agosto 2014

ITALIA. VENETO. SOCIOLOGIA DELLA DEVIANZA. OUDAI CELSO Y., Tutti figli della serva: affresco di un Veneto dilaniato dalla criminalità, IL FATTO, 14 agosto 2014

Se all’indomani delle rivelazioni sullo scandalo Mose, appena un paio di mesi fa, a qualcuno fosse venuto in mente di sfornare a stretto giro di posta un “instant book”, come talvolta accade in circostanze di analoga urgenza giornalistica, di certo la materia in oggetto gli avrebbe fornito, al di là della semplice cronaca, un ampio repertorio di dettagli pittoreschi e di tipi umani caricaturali non privi di una certa plumbea suggestione letteraria. E se pensiamo a certi dettagli sapidi (o, a seconda dei punti di vista, amaramente avvilenti) delle scorse settimane, a base di ville venete misteriosamente ristrutturate, segretarie plenipotenziarie, mogli imperiose, funzionari pubblici avidi nonché –ça va sans dire– politici sistematicamente dediti al ladrocinio, avremo una vaga idea dellaconcorrenza sleale della realtà italiana odierna rispetto alla fantasia romanzesca.

martedì 12 agosto 2014

DISCUSSIONI. LIBERO ARBITRIO E DETERMINISMO. G. GIORELLO, Siamo liberi perché i nostri geni siamo noi, LA LETTURA, 10 agosto 2014

«Siamo trascinati da ogni parte e, come le onde del mare, agitati da venti contrari fluttuiamo, inconsapevoli della nostra sorte e del destino». Così, in pieno Seicento, scriveva Baruch Spinoza ricorrendo a quella che è forse l’unica similitudine poetica del suo capolavoro. È nell’Etica, infatti, che il filosofo di Amsterdam ci sveglia dal «sogno a occhi aperti» di Cartesio, cioè dall’illusione di una mente razionale che dovrebbe signoreggiare sulle emozioni.

DISCUSSIONI. LIBERO ARBITRIO E DETERMINISMO. E. BONCINELLI, Liberi perchè più forti dei nostri geni, LA LETTURA, 10 agosto 2014

L’uomo ha sempre aspirato alla libertà, ma occorre chiedersi quanto si possa effettivamente essere liberi. E cosa eventualmente lo vieti. Vediamo. Esistono almeno tre forme di libertà, ovvero di indipendenza o di affrancamento da determinismi, predestinazioni e prepotenze: la libertà dalle cose del mondo, la libertà da se stessi (cioè dalla propria costituzione psicofisica) e la libertà dagli altri, intesi come esseri capaci di intendere e volere. La più facile da illustrare e la più trattata da sempre è l’ultima forma, la libertà dal volere degli altri. Da tempo l’essere liberi si identifica con il non essere sottoposti a costrizioni o limitazioni imposte da altri esseri umani che agiscano consapevolmente. Qui non si tratta di sapere quanto si può essere liberi, ma quanto si vuole essere liberi, cioè quanto si è disposti a pagare, come individui o collettività, per esserlo veramente, cioè quanto si vuole essere diretti da se stessi e quanto da altri.

giovedì 7 agosto 2014

FOTOGRAFIA FRA SOCIOLOGIA ED ANTROPOLOGIA. M. MARINI, Lavoro e consumo: i volti di Vassallo nel centro commerciale, L'ESPRESSO, 7 agosto 2014

Il lavoro e il consumo, un pezzo di vita che si svolge in un contesto senza padrone, una tela che le esistenze non macchiano, scivolando via. È un ritratto volutamente cinico di una comunità, o almeno uno dei suoi aspetti, quello che emerge dal tessuto suburbano di un grande polo industriale, attraverso lo sguardo e l'obiettivo di Gianluca Vassallo. Il fotografo e artista italiano espone, fino al 21 settembre, "Profile", una personale allo Schauwerk Museum della città di Sindelfingen.  L'idea alla base della ricerca artistica e sociale di Vassallo è il racconto di un popolo o di una comunità legato al tessuto sociale ed economico nel quale il ritratto è inserito. 

venerdì 1 agosto 2014

ANTROPOLOGIA. BRASILE DEL NORD. REDAZIONE, Amazzonia, primo contatto con gli indigeni rimasti isolati dal mondo, CORRIERE DELLA SERA, 1 agosto 2014

Erano rimasti isolati dal mondo, completamente. Nessun contatto nè fisico nè visivo. Almeno finora. Un gruppo di indigeni dell’Amazzonia ha preso contatto per prima volta nei giorni scorsi con la tribù dei Ashaninkas, nel nord del Brasile. Gli indigeni, secondo quanto spiegano diversi osservatori, sono fuggiti dal loro territorio, in Perù, a causa degli attacchi dei narcotrafficanti e dei taglialegna abusivi che operano nella regione. Secondo Carlos Travassos, responsabile per le tribù isolate della Fondazione Nazionale degli Indigeni Brasiliani (Funai), il primo contatto è avvenuto lo scorso 26 giugno, quando un primo gruppo di uomini è stato avvistato mentre attraversava il fiume Envira per raggiungere gli ashaninkas. Travassos ha raccontato al sito del giornale «Globo» che gli indigeni isolati erano nudi, armati di arco e freccia e «fischiavano e facevano rumori come se fossero animali», probabilmente come misura di protezione per avanzare nella giungla.

GUARDA IL VIDEO: http://video.corriere.it/amazzonia-ecco-ultimi-indigeni-rimasti-isolati-mondo/dc0171d6-1953-11e4-91b2-1fd8845305fa

martedì 29 luglio 2014

TURCHIA. RELIGIONE E RISO. DA LA REPUBBLICA, 29 luglio 2014

Centinaia di donne in Turchia hanno protestato su Twitter contro il vice premier Bülent Arinç, che ha asserito durante un meeting che le donne turche si sono fatte coinvolgere dalla dirompente "corruzione della moralità". Secondo Arinç, infatti, la donna 'casta' non dovrebbe ridere in pubblico, perché farlo significherebbe essere "invitante" e non rispettosa dei canoni della morale islamica. "Dove sono finite le nostre ragazze?" ha aggiunto "Quelle che arrossiscono un po', abbassano il capo e volgono lo sguardo da un'altra parte quando le guardiamo in volto, diventando un simbolo di castità?" Le ragazze turche hanno reagito pubblicando centinaia di foto in cui sorridono con gli hashtag #kahkaha ('ridere') and #direnkahkaha ('resistere e ridere')

sabato 26 luglio 2014

MASS MEDIA E POTERE. M. PEZZELLA, La merce pregiata dell'immaginario. Recensione a A. Simoncini, Governare lo sguardo, IL MANIFESTO, 24 luglio 2014

Dopo aver curato Una rivo­lu­zione dall’alto (Mime­sis, 2012), un libro sulle nuove forme di domi­nio nell’epoca della crisi finan­zia­ria, in que­sto suo nuovo lavoro Ales­san­dro Simon­cini ana­lizza il modo in cui il capi­tale è giunto a «cat­tu­rare l’intelligenza col­let­tiva», bloc­cando le sue poten­zia­lità libe­ra­to­rie (Gover­nare lo sguardo. Potere, arte, cinema tra primo e ultimo capi­ta­li­smo, Aracne, pp. 228, euro 15).

martedì 22 luglio 2014

ANTROPOLOGIA DELLA PARENTELA. A. FAVOLE, C'è uno zio all'origine dell'umanità, LA LETTURA

Una vecchia battuta che circola tra gli addetti ai lavori dice che se la teologia si occupa di Dio e la psicologia dell’Io, l’antropologia (culturale o sociale) si interessa piuttosto allo… zio. In effetti la parentela è stata, fin dalle origini tardo ottocentesche della disciplina, uno dei suoi temi privilegiati. La parentela è un fenomeno che unisce e differenzia al tempo stesso le società umane: le unisce perché nessuna di esse può esimersi dal dare forma e significato ai fatti della nascita, del matrimonio e della discendenza; le differenzia perché questi processi, lungi dal seguire automatismi biologici, sono culturalmente plasmati.

ANTROPOLOGIA. IL DIBATTITO SUL DONO. A. FAVOLE, Convivialità, l'alternativa all'utilitarismo, LA LETTURA

Che cosa hanno in comune quelle migliaia o forse decine di migliaia di associazioni, movimenti, organizzazioni che si battono oggi in ogni continente per la cura e la salvaguardia del mondo e dell’umanità? Che cosa unisce i promotori delle economie sociali e solidali, i difensori dei diritti dell’uomo, della donna e dei lavoratori, gli inventori dei sistemi di scambio locale (dalle banche del tempo alle varie forme di volontariato), la rivendicazione del buen vivir, la ricerca di indicatori di ricchezza alternativi al Pil, Slow Food e gli Indignados, i promotori della sobrietà volontaria e i difensori dei beni comuni? Viviamo un’epoca caratterizzata da minacce incombenti: il riscaldamento globale, la crescita delle diseguaglianze e della disoccupazione, il proliferare delle mafie e della corruzione. L’insicurezza pervade una contemporaneità che spesso reagisce trasformando la sicurezza in un’ossessione. Il crollo dei sistemi politici del passato non è supportato da forme di immaginazione che ci aiutino a trovare nuove vie del vivere insieme in società di grandi dimensioni.

mercoledì 16 luglio 2014

SOCIOLOGIA. CONGRESSO INTERNAZIONALE. A. MARTINELLI, Diseguaglianze intollerabili (e rischiose) la Sfida per una Sociologia globale, CORRIERE DELLA SERA, 13 luglio 2014

Si apre oggi a Yokohama il XVIII Congresso mondiale di Sociologia, organizzato dalla International Sociological Association. Il tema scelto " le sfide di un mondo diseguale per la sociologia globale " ha un duplice significato. Anzitutto pone di nuovo al centro della ricerca sociologica lo studio delle diseguaglianze. Si tratta di uno dei problemi più gravi del mondo contemporaneo: divari intollerabili tra chi può studiare, nutrirsi, curarsi o accedere all'elettricità e chi no. 

martedì 15 luglio 2014

SCUOLA. EDUCAZIONE CIVICA O/E EDUCAZIONE SENTIMENTALE? LETTERATURA COME ANALISI DEI COMPORTAMENTI UMANI. F. LA PORTA, Educazione, programmi da rivedere ma non con materie vaporose, CORRIERE DELLA SERA, 15 luglio 2014

La petizione online per l’introduzione dell’educazione sentimentale nelle scuole - «1 oradamore», da leggere «un’ora d’amore» - ha raccolto migliaia di firme. Scopo della legge è «stimolare negli studenti la capacità di riflettere sull’affettività» (così la prima firmataria, Celeste Costantino di Sel). Mentre in Francia da settembre potrebbe essere introdotto nella scuola elementare l’insegnamento dei linguaggi informatici, da noi si pensa a una nuova materia, suggestiva ma dalla consistenza un po’ vaporosa. 

ANTROPOLOGIA. RELIGIONE E MAFIA. A. SIGNORELLI, Cattolicesimo e mafie: la Madonna di Oppido Mamertina e degli italiani, IL FATTO, 14 luglio 2014

Nei paesi meridionali la sosta della processione davanti alle case dei notabili spesso è ancora un’usanza che si ripete ogni anno. Non è un omaggio della Madonna o del Santo Patrono a chi risiede nella casa: piuttosto è una specie discambio di cortesie, un ricambiare avendo ricevuto. Il notabile (non sempre e necessariamente un mafioso dichiarato) è un “bravo cristiano”, che va in chiesa e fa l’elemosina a chi di dovere. Madonna, Santo patrono e per loro il clero ricambiano con una breve sosta davanti alla sua casa: è un gesto di cortesia tra due “eccellenze”, ognuna tale nel suo ordine di grandezza.
Il Principe di Salina nella scena finale del Gattopardo di Visconti, piega un ginocchio a terra al passaggio del Santissimo nel suo ostensorio; ma tutte le domeniche è il Santissimo che accetta di essere consacrato a domicilio, nella cappella del palazzo del Principe. Si usano reciprocamente un “riguardo”.

lunedì 14 luglio 2014

SOCIETA' ITALIANA E PERCEZIONE DELLA SICUREZZA E DEL CRIMINE. D. MANCINO, Crimine, quanto è sicura la tua città? La mappa navigabile di tutti i reati in Italia, L'ESPRESSO, 11 luglio 2014

Le cronache non sembrano dire altro: viviamo in tempi incerti. Siamo piùinsicuri, più esposti all'ignoto, più vittime del crimine anche solo rispetto a pochi anni fa. Ma i numeri raccontano una storia diversa.


INTELLIGENZA ARTIFICIALE. S. BENCIVELLI, "Il cervello artificiale è uno spreco di soldi". Scienziati in rivolta contro il progetto Ue, LA REPUBBLICA, 14 luglio 2014

Più di un miliardo di euro pubblici per la ricerca sul cervello. E seicento scienziati che protestano, chiedendo di bloccare il finanziamento. Non è il mondo capovolto: è quello che sta realmente succedendo in questi giorni nei laboratori europei. Pomo della discordia è il mastodontico Human Brain Project: un progetto in cui sono coinvolte più di cento istituzioni scientifiche di ventiquattro paesi, che ha lo scopo di costruire un computer capace di simulare il funzionamento del cervello umano. In realtà sarebbe un'idea ambiziosa, prematura e disorganizzata, secondo i ricercatori di mezza Europa, che rischia di farci sprecare i pochi soldi che destiniamo alla scienza. Per questo oggi chiedono di bloccare tutto.

ANTROPOLOGIA DEGLI OGGETTI. A. FAVOLE, Caro oggetto, ti voglio tanto bene, LA LETTURA, 13 luglio 2014

Ridotti dalla società industriale a «cose» o «merci», a strumenti di facile e spesso rapido consumo, molti oggetti della nostra vita quotidiana si stanno prendendo una decisa rivincita. Scopriamo che essi hanno un’«anima», un valore affettivo e relazionale, la capacità di custodire memorie. Il «ritorno degli oggetti», per usare una formula cara a Orvar Löfgren, uno dei maggiori teorici di quelli che vengono definiti «nuovi studi di cultura materiale», è forse dovuto al recupero del fare artigianale; alla crisi che rende improbabili i livelli di consumo degli anni del bengodi; o forse anche a quelle nostre vite troppo dense di virtualità e di frequentazioni online, tanto da farci apprezzare la materialità offline degli oggetti che ci circondano.