domenica 30 settembre 2012

SOCIOLOGIA DELL'APPARIRE. SALLUSTI G., La vera natura umana? E' quella dell'apparire. Recensione a B. Carnevali, cit., IL GIORNALE, 1 settembre 2012

Ci volle un bizzarro vescovo irlandese, all'inizio del Settecento, per dirlo chiaramente, contro buona parte del pensiero occidentale, e tutti i dinieghi ipocriti in proposito


SOCIOLOGIA DELL'APPARIRE. PANARARI M. Insostenibile leggerezza dell'apparire. Recensione a B. Carnevali, Le apparenze sociali, Il Mulino, LA STAMPA, 30 agosto 2012

Viviamo nella società dello spettacolo, dove l’abito fa decisamente (insieme con vari altri accessori) il monaco. Ce lo ha detto Guy Debord, ma ancor prima è stato, secondo un interessante libro che esce oggi, il filosofo (e vescovo) irlandese George Berkeley, al quale dobbiamo la celebre massima est percipiessere è venire percepiti»). Nel suo Le apparenze Una filosofia del prestigio (il Mulino, pp. 222, € 20), la storica della filosofia Barbara Carnevali (ricercatrice invitata al parigino Institut d’Études Avancées) prende le mosse proprio dall’immaterialismo berkeleyano, riformulandolo ad hoc per analizzare il peso delle apparenze e dello nelle società occidentali. Ed ecco che il motto del teologo empirista che, appositamente parafrasato «in chiave mondana» diviene in societate esse est percipi aut percipere («in società esistere è essere percepiti o percepiti»), fornisce una chiave interpretativa originale per spiegare le aspirazioni e i bisogni di rappresentazione dell’aristocrazia e della borghesia europea, arrivando sino all’incontenibile e generalizzata smania postmoderna che ci vorrebbe far essere «tutti divi».


SOCIOLOGIA DEI CONSUMI. MARINO G., Se i ragazzi in fila per l'iphone sono i nuovi nemici del popolo, IL GIORNALE, 30 settembre 2012

Migliaia di persone sono rimaste in coda tutta la notte davanti alle Feltrinelli per accaparrarsi una copia calda di stampa dell'ultimo agile tomo di semiotica di Umberto Eco.


Da leggere i commenti dei lettori in fondo all'articolo, ma sulla pagina del sito de IL GIORNALE
http://www.ilgiornale.it/news/interni/se-i-ragazzi-fila-liphone-sono-i-nuovi-nemici-popolo-841969.html

domenica 23 settembre 2012

PER GLI STUDENTI CHE DOVRANNO ESAMINARE I TESTI RELATIVI AI CETI MEDI E ALLA STRATIFICAZIONE SOCIALE




I testi da indicizzare ed analizzare sono stati inseriti in data 17 settembre 2012. Si può consultare l'indice sulla destra della pagina oppure inserire determinate parole-chiave (ceti medi, stratificazione) all'interno dello spazio predisposto, in alto a sinistra.

sabato 22 settembre 2012

STRATIFICAZIONE SOCIALE E POVERTA'. PETRELLA R., Antiche schiavitù, moderne povertà, IL MANIFESTO, 14 settembre 2012

Dichiariamo illegale la povertà: un movimento e una campagna per portare l'Onu a mettere fuori legge la condizione di grandi masse umane. E spiegare che tutto dipende dai sistemi economici che producono esclusione, disuguaglianza, ingiustizia. Ecco dodici principi per contrastare la creazione dei nuovi poveri
 

SOCIOLOGIA DEL LAVORO E TEMPO. DENUNZIO F., Quella disciplina imposta dalle lancette del cronometro. Recensione a E. Thompson,

Il tempo come tecnologia del controllo. E di come l'ozio può essere strumento per sottrarsi all'ordine della fabbrica Riproposti dopo quarant'anni di assenza dalle librerie due saggi dello storico inglese Edward P. Thompson
 

STORIA DELLA SOCIOLOGIA. TONELLO F., L'occhio di Bauman sull'interregno. Intervista con Z. Bauman, IL MANIFESTO, 12 settembre 2012

Secondo il teorico della modernità liquida, che nei giorni scorsi ha preso parte al Festivaletteratura di Mantova, ci troviamo oggi nella situazione descritta da Gramsci, quando «il vecchio muore e il nuovo non può nascere»
 

STORIA DELLA SOCIOLOGIA. UN TESTO DEDICATO ALL'OPERA DI PIERRE BOURDIEU. MACHEREY P., il triste dominio dell'"uomo accademico", IL MANIFESTO, 21 settembre 2012

Un progetto di ricerca centrato sulla critica al riflesso elitario e autocelebrativo della filosofia
Nel 1997, in un momento in cui molto probabilmente ha avuto delle ragioni particolari per sentirsi mortale, Bourdieu pubblica Meditazioni pascaliane, libro-bilancio di tutta una vita da «antropologo sociologo», per riprendere la definizione che egli stesso si dà nella quarta di copertina dell'edizione francese del testo. Questa copertina nera che contrasta con i colori piuttosto pimpanti con cui sono state pubblicate altre opere nella stessa collana «Liber» dell'editore Seuil, fa pensare all'oscuro lavoro di un lutto, o di un addio modulato attraverso pagine scandite da toni aggressivi o pacati, che seguono i risultati di una ricerca contrastata, allo stesso tempo sovrana e tormentata: è un modo di procedere alla Bourdieu, il cui riferirsi a Pascal sembra perfettamente appropriato visto che si serve di un fondo di pessimismo e di angoscia.
 
 

SOCIOLOGIA E STRATIFICAZIONE SOCIALE. GALLINO L., Perché quella di classe è una lotta continua, LA REPUBBLICA


Repubblica delle idee propone una selezione dei migliori interventi del Tedx di Reggio Emilia per rivivere l'incontro e continuare il dibattito.Il professore Luciano Gallino, decano della sociologia del lavoro, spiega le dinamiche che portano al persistere della differenza tra ricchi e poveri. Tra i principali responsabili le politiche fiscali e a delocalizzazione



lunedì 17 settembre 2012

SOCIOLOGIA E STRATIFICAZIONE SOCIALE. PUCCIARELLI M. La nuova lotta di classe dei ricchi contro i poveri. Intervista a Luciano Gallino, MICROMEGA, 4 aprile 2012

La flessibilità aumenta l'occupazione? Tagliare le spese dello Stato aiuta l'economia? La competitività valore assoluto? Tutte bugie. Un saggio di Luciano Gallino illustra le disastrose conseguenze economiche e sociali del neoliberismo, che ha elevato la disuguaglianza a ideale di sviluppo.
 
 

STRATIFICAZIONE SOCIALE. ADINOLFI M., La condizione operaia, L'UNITA', 17 settembre 2012

Come stanno le cose con la condizione operaia? Settant’anni fa Simone Weil la vedeva così: “Molto male è venuto dalle fabbriche, e nelle fabbriche bisogna correggerlo. È difficile, forse non è impossibile. Bisognerebbe anzitutto che gli specialisti, gli ingegneri e gli altri fossero sufficientemente preoccupati non solo di costruire oggetti, ma di non distruggere uomini. Non di renderli docili, e neppure felici, ma solo di non costringere nessuno di loro ad avvilirsi”.

domenica 16 settembre 2012

SOCIOLOGIA E STRATIFICAZIONE SOCIALE. MICHAEL HARTMANN, Il mito della 'classe globale', LE MONDE DIPLOMATIQUE, agosto 2012

Délocalisations pour les uns, rémunérations stratosphériques pour les autres : doublement profitable pour ceux qui l’énoncent, le discours sur la mondialisation justifie à la fois la concurrence qui « s’impose » aux salariés et les privilèges dont jouit une jet-set présentée comme supranationale. Une étude minutieuse montre pourtant que les bases de cette élite autoproclamée restent nationales.

 
Michael Hartmann è professore di Sociologia presso la Technischen Universität di Darmstadt

SOCIOLOGIA E STRATIFICAZIONE SOCIALE. MAGGI G. Superclass, l'élite padrona del mondo, LA STAMPA, 15 settembre 2008

Seimila potenti guidano l'economia globale. Poliglotti, di ogni razza e quasi tutti uomini

 

SOCIOLOGIA E STRATIFICAZIONE SOCIALE. FEDERICO RAMPINI, La 'superclasse' che lucra anche sulla crisi, LA REPUBBLICA, 21 giugno 2008

Gli arresti a Wall Street non risolvono il problema di un sistema che ha creato un ristretto gruppo di straricchi a spese di tutti gli altri
I 1.100 capitalisti più ricchi del mondo controllano una ricchezza superiore a 2,5 miliardi di esseri umani

venerdì 14 settembre 2012

SOCIOLOGIA E STRATIFICAZIONE SOCIALE. ALBERTO BURGIO, Vizi e virtù dei ceti medi, ALFABETA, 15 aprile 2011

Quindici anni fa Paolo Sylos Labini pubblicò un agile libretto per attaccare Marx. Tracciava un bilancio che intendeva mettere in mostra il suo errore fondamentale: la previsione che il capitalismo avrebbe scomposto le società in due blocchi, da una parte i capitalisti, dall’altra i proletari. A questa «profezia» Sylos Labini contrapponeva la crescita della classe media, non solo sempre più vasta e articolata ma anche sempre più influente sul piano politico. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti. Il cosiddetto neoliberismo ha dispiegato i propri effetti, che la crisi dei mutui ha portato alle estreme conseguenze. Forse, considerando il paesaggio sociale dei paesi a capitalismo maturo oggi, Sylos Labini ci penserebbe su due volte prima di mandare Marx in soffitta.


SOCIOLOGIA E STRATIFICAZIONE SOCIALE. MATERIALI SUI CETI MEDI


 
 


In questi link si possono trovare diversi materiali sui CETI MEDI


SOCIOLOGIA E STRATIFICAZIONE SOCIALE. PAUL GINSBORG, la scomparsa del ceto medio, LA REPUBBLICA, 16 ottobre 2010


   
 
 
 
Che cos’è oggi il ceto medio italiano? Tre elementi ci colpiscono subito. In primo luogo l’incessante crescita numerica. In base ai dati forniti da Paolo Sylos Labini, i ceti medi urbani italiani, in cui l’autore raggruppa le principali categorie dei piccoli imprenditori, degli impiegati pubblici e privati, degli artigiani e dei commercianti rappresentavano nel 1881 il 23,4% della popolazione, mentre nel 1993 toccavano il 52%. Oggi secondo le stime si attestano attorno al 60%...

SOCIOLOGIA E STRATIFICAZIONE SOCIALE. CRISI DEI CETI MEDI. UN ARTICOLO DI S. ZIZEK

Già pubblicato nella sezione Economia, ecco l'articolo di S. Zizek sulla situazione attuale dei ceti medi, WELCOME TO THE PROLETARIAT.


http://kikukula4.blogspot.it/2012/02/capitalismo-in-crisi-zizek-s-la-rivolta.html
Leggi oltre la traduzione in italiano

PSICOLOGIA SOCIALE. GLI EFFETTI DEL NARCISISMO. MELDOLESI A., La sindrome di Narciso, LA LETTURA, 9 settembre 2012

C’era una volta la teoria dell’autostima, secondo cui la scarsa considerazione di sé sarebbe la causa di tutti i problemi del mondo. Sei ansioso o depresso? Probabilmente da bambino non ti hanno insegnato a credere in te. Sei un tossicodipendente o un violento? È perché non ti ami abbastanza. Vuoi avere successo nella vita? Convinciti di essere una spanna al di sopra di tutti. Oggi di questa visione, scientificamente parlando, restano solo macerie. Ma piccole narcisiste e piccoli palloni gonfiati continuano a crescere. Tanto che, secondo alcuni studiosi, autoindulgenza e autocelebrazione potrebbero rivelarsi fra i talloni d’Achille dell’America e dell’Occidente.