giovedì 28 marzo 2024

SOCIETA' OCCIDENTALI E COSTUMI CONIUGALI. SPAGNA. IL MATRIMONIO OVER 60. REDAZIONE, Spagna: boom di nozze fra gli over 60: “E’ l’età felice per il sì”, LA STAMPA, 27.03.2024

 E' più di una tendenza che si è andata consolidando soprattutto dalla pandemia di Covid in poi: non solo è boom di matrimoni in Spagna, in costante aumento negli ultimi anni, ma è dopo i 60 anni l'epoca d'oro del «si quiero».

In appena dieci anni il numero di uomini ultrasessantenni che si sono sposati è raddoppiato, passando da 4.582 nel 2011 a 9.851 nel 2021. Ed è cresciuto in maniera quasi esponenziale, moltiplicandosi per 5 se si volge lo sguardo a ritroso, negli ultimi due decenni, a partire dal 2001 secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica (Ine).

PSICHIATRIA FRA MANICOMI CHIUSI E NUOVE STRUTTURE. RIERA E., Gli ospedali psichiatrici non esistono più, ma «le Rems rischiano di implodere», DOMANI, 26.03.2024

 Settanta chilometri separano la vita frenetica di Roma da quella silenziosa di Subiaco. Non più pini marittimi ma mandorli lungo la strada che porta dritto alla cittadina dei monasteri. Dal 2015 la sua popolazione è aumentata. Alle circa 8mila anime che vivono nel paese si sono aggiunti i venti ospiti della Rems Castore e da febbraio gli altri venti della Rems Polluce.



giovedì 21 marzo 2024

ETOLOGIA. LA SCOMPARSA DI F. DE WAAL (1948-2024). PELLEGRINO G., L’ultima lezione di Frans De Waal: l’etica non è solo degli umani, DOMANI, 19.03.2024

 

L’etologo studiava i babbuini per capire meglio la natura della nostra specie, compresi i comportamenti sociali. Perché la filosofia non si può comprendere senza la scienza. E le disuguaglianze sono contrarie all’evoluzione






Chissà che cosa avrebbe pensato delle elezioni farsa in Russia il primatologo Frans De Waal, morto il 14 marzo ad Atlanta. In uno dei suoi libri più belli (Primati e filosofi, Garzanti, 2008), scriveva: «Ai biologi piace tanto un giocattolo come la matrioska. Possiedo una bambola che all’esterno raffigura il presidente russo Vladimir Putin e al cui interno si scoprono nell’ordine Eltsin, Gorbaciov, Breznev, Krusciov, Stalin e Lenin. Scoprire dentro Putin un piccolo Stalin difficilmente stupirà la maggior parte degli analisti politici. La stessa cosa succede per i tratti biologici: il vecchio rimane sempre presente nel nuovo» (p. 44).

Nei tempi che viviamo, con due guerre drammatiche e la sostanziale cecità del mondo sulle altre guerre e la catastrofe climatica, la tentazione di pensare che l’etica non sia che una posa, una specie di patina di rispettabilità fragilissima, è forte. Dentro Putin c’è Stalin. E alla base di tutto c’è la natura bestiale e crudele degli esseri umani. Ma De Waal ha combattuto tutta la vita proprio contro quest’idea.

SOCIOLOGIA. LA VIOLENZA SIMBOLICA SECONDO P. BOURDIEU. BENVENUTO S., Una conversazione / Pierre Bourdieu. La violenza simbolica, DOPPIOZERO, 24.03.2019

 VEDI ANCHE 

M. PEDRONI, LA TEORIA DELLA VIOLENZA SIMBOLICA IN P. BOURDIEU, 2018-2007

VALERIA SALANITRO, DOMINIO E VIOLENZA SIMBOLICA, L'ATTUALITA' DI P. BOURDIEU, SOCIOLOGICAMENTE.IT, 14.04.2023

INTERVISTA SULLA VIOLENZA SIMBOLICA, 1994

GIUSY NARDULLI, DOMINIO MASCHILE E VIOLENZA SIMBOLICA. SU P. BOURDIEU, PALOMAR, 12.12.2023

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Sergio Benvenuto  Nell’ambito del suo pensiero, Professor Bourdieu, lei ha elaborato il concetto di "violenza simbolica". Che cosa intende con questa nozione? 

Pierre Bourdieu – La nozione di violenza simbolica mi è parsa necessaria per designare una forma di violenza che possiamo chiamare "dolce" e quasi invisibile. È una violenza che svolge un ruolo importantissimo in molte situazioni e relazioni umane. Per esempio, nelle rappresentazioni ordinarie, la relazione pedagogica è vista come un’azione di elevazione dove il mittente si mette, in qualche modo, alla portata del ricevente per portarlo a elevarsi fino al sapere, di cui il mittente è il portatore. È una visione non falsa, ma che maschera l'aspetto di violenza. La relazione pedagogica, per quanto possa essere attenta alle attese del ricevente, implica un'imposizione arbitraria di un arbitrio culturale. Per fare un esempio, basta paragonare – come si sta iniziando a fare – gli insegnamenti della filosofia negli Stati Uniti, in Italia, in Germania, in Francia, ecc.: si vede, allora, che il Pantheon dei filosofi che ognuno di questi tipi nazionali di insegnamento impone ai discenti è estremamente diverso e una parte dei malintesi nella comunicazione tra i filosofi dei diversi paesi consistono nel fatto che essi sono stati esposti, all'epoca della loro prima iniziazione, a una certa arbitrarietà culturale. È a questo proposito che ho elaborato la nozione di "violenza simbolica”.